Scopriamo insieme quanti e quali sono gli standard per la ricarica veloce per le batterie delle auto elettriche in Europa e nel mondo.
Auto elettriche: ecco i protocolli di rifornimento standard per le vetture a batteria
Quanto si considera l’acquisto di una vettura a batteria ci sono da considerare diversi parametri. Oltre prestazioni, caricatori di bordo e persistenza delle colonnine occorre valutare anche le tecnologie di ricarica sparse nel mondo. Non sono tutte uguali e spesso fanno la vera differenza. Ecco quali sono.
CHAdeMO
Concepito in Giappone, questo sistema nasce nel 2010 in partnership tra Toyota, Nissan, Mitsubishi e Subaru in collaborazione con la Tokyo Electric Power Company. Supporta ricariche rapide a 100 kW che hanno subito un severo upgrade fino a giungere, nel 2017, ai 400 KW su una rete di 15.000 colonnine. Lo utilizzano essenzialmente tutti i produttori asiatici, dunque Nissan, Honda, Mitsubishi, Toyota, Hyundai, Kia, ma si trova su alcuni modelli in prestito per l’Europa come Peugeot iOn E Citroen C-Zero.
La tipologia di connettore è a quattro poli e funziona esclusivamente per la ricarica rapida in corrente continua.
CCS
Sistema made in Europe per ricarica iniziale da 50 KW progettato per incrementare le performance fino a 150 kW. Ma già si pensa ai 300 KW grazie alla rete Ionity pronta ad accogliere vetture del calibro di Audi e-Tron che possono avvantaggiarsi di questi nuovi sistemi.
Tesla Supercharger
Un sistema indipendente progettato al fine di garantire potenza di uscita da 120 a 150 kW In Europa. Negli States, invece, si sale a quota 250 KW con la possibilità di contare anche sul nuovo adattatore CCS da usare in Europa in vista della compatibilità con Model 3.