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Auto elettriche: nuovo emendamento spinge per le colonnine in autostrada

Un nuovo emendamento al Decreto Rilancio punta a snellire la burocrazia per la concessione di nuove colonnine per auto elettriche in autostrada. Ad intervenire sull’annosa questione dei tempi biblici sono stati Chiazzese, Sut, Giarrizzo, Vianello, Alaimo, Zanichelli e Termini. In un esposto puntano a rinforzare le procedure attuative per l’installazione in via di definizione ai sensi del decreto legislativo 2016 n.257, che non si è ancora visto. In particolare si prevede l’attuazione dell’articolo 206-bis che recita:

Al fine di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione nell’ambito dei trasporti e facilitare la diffusione della mobilità elettrica non solo nell’ambito urbano, tutti i concessionari autostradali provvedono a dotare le tratte di propria competenza di punti di ricarica di potenza elevata ai sensi dell’articolo 2 comma 1, lettera e) n.2 del decreto legislativo 16 dicembre 2016 n. 257, garantendo che le infrastrutture messe a disposizione consentano agli utilizzatori tempi di attesa per l’accesso al servizio non superiori a quelli offerti agli utilizzatori di veicoli a combustione interna”.

Una parte molto interessante che specifica la parte non discriminante sull’uso dei veicoli. Per incentivare la velocità di processo servirebbe installare soluzioni come  Ionity o Supercharger Tesla, con la sicurezza di trovare più stalli disponibili nelle zone di sosta.

 

Auto elettriche e ricarica

L’articolo prosegue poi con l’aggiunta di altri commi, tra cui quello fondamentale relativo al fatto che:

” I concessionari autostradali, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione provvedono a pubblicare le caratteristiche tecniche minime delle soluzioni per la ricarica dei veicoli elettrici da installare sulle tratte di propria competenza e, nel caso in cui entro 180 giorni non provvedano a dotarsi di un numero adeguato di punti di ricarica, consentono a chiunque ne faccia richiesta di candidarsi alla installazione delle suddette infrastrutture all’interno delle tratte di propria competenza.
In tali casi il concessionario sarà tenuto a pubblicare entro 30 giorni dalla ricezione della richiesta, una manifestazione di interesse volta a selezionare l’operatore sulla base delle caratteristiche tecniche della soluzione proposta, delle condizioni commerciali che valorizzino l’efficienza, la qualità e la varietà dei servizi, nonché dei modelli contrattuali idonei ad assicurare la competitività dell’offerta in termini di qualità e disponibilità dei servizi”.

Vedremo la gestione dei tempi e come andrà a finire nel corso dei prossimi mesi.

Redazione

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