Scattano una serie di segnalazioni e denunce a catena per i brevetti legati al contesto della guida autonoma da parte di alcune società. In particolare si ravvisa la partecipazione attiva ad una disputa che vede in prima linea BMW, Daimler, Dell, Ford, Cisco e Lenovo cui si aggiunge anche Apple. Ecco cosa sta succedendo.
Guida autonoma: abusi sui brevetti essenziali fanno scattare la denuncia
Una sorta di class action contro il rifiuto di concedere i brevetti essenziali secondo quanto stabilito dalle licenze di tipo FRAND (Fair, Reasonable And Non-Discriminatory. L’esposto è stato presentato al cospetto dell’Antitrust europeo da un’associazione di 27 società impegnate nel settore, tra cui Apple si incentra proprio su questo.
Secondo il The Irish Time la denuncia sarebbe rivolta direttamente a Nokia, sebbene si tratti di una mera supposizione ancora da verificare. I brevetti in oggetto sono quelli per la comunicazione senza fili tra due o più dispositivi, ossia gli scenari di tipo V2V (Vehicle-to-Vehicle) e V2I (Vehicle-to-Infrastructure). Le aziende coinvolte dicono di avere nel complesso oltre 45 miliardi di euro investiti nella ricerca e sviluppo sulla guida autonoma, e di possedere oltre 200.000 brevetti.
“La pratica di alcuni detentori di brevetti essenziali di concederli in licenza solo ad alcune aziende impedisce al settore dell’IoT e settori correlati di pianificare investimenti in ricerca e sviluppo […]. Rallenta l’innovazione, scoraggia l’entrata di nuove aziende nel mercato e vincola i fornitori ai clienti più affermati. Di conseguenza, aziende e consumatori europei potrebbero pagare prezzi più alti di quelli che ci sarebbero in un mercato più competitivo”.