Nel dibattito sul futuro della ricarica delle auto elettriche si parla spesso di nuove soluzioni alternative alle classiche colonnine. Si è voltati uno sguardo verso il battery swap di Nio e sistemi di ricarica a induzione, statici o addirittura dinamici, per ridurre i tempi di ricarica. Ma quali prospettive si apriranno nel prossimo futuro? Per trovare delle risposte, una visita al centro ricerca di sviluppo di Ionity alle porte di Monaco di Baviera si è resa necessaria. Qui, la joint venture formata da BMW, Ford, Daimler, gruppo Volkswagen e Hyundai sta testando e sviluppando nuovi sistemi.
Abbiamo avuto l’opportunità di parlare con Marcus Groll, coo di Ionity, che ci ha aggiornati sui progetti futuri. Prima di addentrarci nel mondo di Ionity, abbiamo chiesto a Groll un commento su un tema caldo degli ultimi tempi: gli automobilisti statunitensi bloccati dal freddo e impossibilitati a ricaricare le loro auto elettriche. Dopo un’attenta analisi, ci ha spiegato che la “colpa” non è tanto della rete di ricarica, ma dei veicoli, evidenziando i problemi delle Tesla.
Passando ad argomenti più generali, abbiamo chiesto a Groll se Ionity stia lavorando a sistemi di ricarica diversi da quelli con il cavo. Ci ha spiegato che il sistema CCS è considerato il futuro, ma che ci sono progetti in corso per rendere la ricarica più autonoma e facile grazie a tecnologie come il braccio robotizzato.
Infine, abbiamo chiesto a Groll quali prospettive si aprono per il futuro e il ruolo della Cina sul mercato delle auto elettriche. Secondo lui, non ci sarà un cambiamento improvviso nel settore, ma ci si concentrerà sul consolidamento e miglioramento delle infrastrutture attuali.
Quindi, possiamo aspettarci un futuro in cui la velocità di ricarica crescerà e l’auto potrà fare il pieno senza bisogno di azione umana grazie al robot di ricarica. Ionity sta anche investendo in paesi in cui il mercato delle auto elettriche non è ancora sviluppato come Italia o Spagna, nell’ottica di consentire viaggi ovunque con un veicolo elettrico.