Il fattore Inquinamento auto ha assunto un carattere centrale nel mondo delle autovetture. Pare ci sia una soluzione definitiva per combatterlo. Pare che i continui blocchi del traffico siano solo un adito di respiro per gli enormi problemi legati alle emissioni nocive di anidride carbonica. Non risolvono tutti i problemi ma ci potrebbe essere una soluzione radicale per portare tutto alla normalità.
ZTL e blocchi non servono: l’inquinamento si potrebbe combattere in questo modo
l divieto di circolazione in ZTL era in vigore nelle seguenti fasce orarie: dalle ore 7.30 alle 10.30 e dalle ore 16.30 alle 20.30 delle auto diesel da Euro 3 fino a Euro 6. Il provvedimento ha stabilito anche dalle ore 7.30 alle 20.30 la limitazione della circolazione veicolare nella ZTL Fascia Verde di Roma per ciclomotori e motoveicoli Euro 0 ed Euro 1, autoveicoli benzina Euro 2. Questo quanto stabilito per la fascia verde delle ZTL a Roma.
Una decisione che, come visto, ha fatto scattare il disagio per un milione di veicoli privati. Tante sono state le aspre reazioni del pubblico incredulo di fronte alla decisione storica. Secondo UNRAE tale metodo di salvaguardia:
“Non punta ad ottenere una vera e concreta soluzione del problema dell’inquinamento atmosferico urbano, considerando che contestualmente al blocco dei diesel più moderni è stata permessa la libera circolazione in deroga di veicoli a benzina con oltre 20 anni d’età”.
Pier Luigi del Viscovo, direttore del Centro Studi Fleet&Mobility, ha invece dichiarato:
“Le polveri sottili provengono per metà dagli impianti di riscaldamento e il trasporto, tutto, non solo le auto, incide per circa il 10%. Più della metà è invece costituita da polveri della strada sollevate dal rotolamento delle ruote. Basterebbe lavare le strade per abbatterle drasticamente, come accade quando piove. Questi sono dati scientifici ben conosciuti. I tubi di scappamento emettono pochissime polveri e i motori Euro 6 ancora meno. I nuovi diesel poi sono il 20% meno inquinanti dei motori a benzina. Fermarli non ha alcun fondamento”.
Maria Vittoria Prati, dell’Istituto Motori del CNR, ha anbalizzato i dati di un recente studio dicendo che:
“le soluzioni tecnologiche che vengono applicate ai veicoli rispondenti alla Euro 6d-temp sembrano permettere il rispetto dei limiti previsti anche durante la guida in condizioni reali”. La Prati indicava anche come soluzione al problema della qualità dell’aria nelle città, lo svecchiamento del parco automobilistico che “comporta delle riduzioni dell’impatto emissivo dei veicoli circolanti, al fine di poter rispondere alle normative ambientali. È un processo che va guidato per poter utilizzare i vantaggi di ogni tecnologia senza escluderne alcuna, coniugando le esigenze ambientali con quelle di una mobilità personale e collettiva”.