Se vi trovate ad avere una capigliatura un po’ argentea, probabilmente ricorderete con nostalgia i celebri marchi italiani Autobianchi e Innocenti, scomparsi dalla scena automobilistica rispettivamente nel 1995 e nel 1997. Tuttavia, ciò che potrebbe stupirvi è la loro attuale appartenenza a Stellantis, un gruppo che, ironicamente, non produce alcun veicolo con quei loghi iconici.
Ma ecco cominciare a circolare voci di un potenziale cambio di proprietà, come riportato da un articolo recente de Il Sole 24 Ore. Non sarebbe una decisione di Stellantis a provocarlo, ma una mossa decisa dallo Stato italiano, forte della nuova legge sul made in Italy, in attesa del decreto applicativo. Cosa potrebbe accadere, vi starete chiedendo?
Il testo della legge prevede che lo Stato può acquisire un marchio storico italiano che è stato inattivo per almeno 5 anni. Questo è il caso di Autobianchi e Innocenti, come sottolineato dall’edizione de Il Sole 24 Ore. Se il ministero constata l’inutilizzo dei marchi, può richiedere la decadenza e poi avviare una procedura di registrazione a nome dello Stato.
Intanto, si vocifera che il governo italiano voglia cedere gratuitamente Autobianchi e Innocenti a un produttore cinese, ma con la condizione che la produzione avvenga in Italia. Le trattative con brand come BYD, Chery, Dongfeng, Great Wall e Jac sembrano confermare questa possibilità.
Nonostante tutto sia ancora in fase di valutazione, si può guardare all’esempio di MG, un marchio europeo passato nelle mani di Geely, e capire che tutto è possibile. Questo potrebbe lasciare spazio a nuovi scenari nel mondo dell’industria automobilistica.