La rivoluzione verde a Venezia: il mistero del pullman elettrico coinvolto in un incidente

Nel cuore della città di Venezia si è verificato un grave incidente che ha coinvolto un bus elettrico di origine cinese, precisamente uno Yutong E-12. Attualmente, gli esperti stanno indagando per scoprire le cause dell’incendio che ha completamente distrutto il veicolo.

Secondo il comandante dei Vigili del Fuoco di Venezia, Mauro Luongo, le batterie del pullman hanno preso fuoco a seguito dell’impatto dell’incidente. La procura locale ha confermato questa diagnosi, scartando l’ipotesi che l’incendio sia scoppiato durante il transito del bus sul ponte.

Questo mezzo, di recente produzione (2022), è dotato di una batteria da 350 kWh, posizionata sul tetto per garantire maggiore sicurezza in caso di incidente. L’autonomia dichiarata è di 400 km. Nell’ambito di un accordo stipulato nel 2019 con l’azienda cinese Yutong, 20 di questi autobus sono stati assegnati per un periodo di 9 anni per servire 9 linee all’interno della città metropolitana di Venezia.

Le caratteristiche tecniche del veicolo sono illustrate sul sito ufficiale della Yutong. L’azienda cinese afferma che le batterie sono protette da una struttura a sandwich che può resistere a temperature di 1.300 °C per oltre 2 ore, garantendo così una maggiore sicurezza. Secondo la Yutong, tutte le unità di batteria soddisfano gli standard di sicurezza Eu Ece R100. Il bus in questione è lungo poco più di 12 metri, alto 3,3 metri e può essere ricaricato in 3 ore e mezza. Il consumo energetico è inferiore a 1 kWh per km. L’autobus ha una capacità di 87 persone, di cui 27 a sedere e uno spazio per una carrozzina. È dotato di un sistema anticollisione automatico e di telecamere interne ed esterne. Inoltre, tutte le diagnosi per la manutenzione sono monitorate a distanza dal produttore dell’azienda.

Va notato che in passato la GTT Torino ha cancellato un contratto per l’acquisto di 100 autobus elettrici di Yutong a causa di problemi di qualità riscontrati nei veicoli. È importante, tuttavia, non stabilire un collegamento diretto tra questa decisione e l’incidente di Venezia. Sarà compito degli esperti valutare attentamente la sicurezza dei veicoli cinesi.