Pochi giorni fa, l’ottavo autovelox del Polesine è stato abbattuto da un individuo noto come “fleximan”, l’uomo col flessibile. La caccia al responsabile è aperta, mentre un altro apparecchio è stato vandalizzato. Questa volta, la vittima è stata una velocità di rilevamento vicino a Cortina, al passo Giau, in provincia di Belluno, conosciuta per le numerose multe emesse per un valore di mezzo milione di euro. Il modus operandi è stato lo stesso: l’uso di un flessibile per tagliare il palo sostegno, dimostrato dalla foto pubblicata dal Fatto Quotidiano. La polizia ha aperto un’indagine, ma le possibilità di trovare i colpevoli sono scarse. Nel frattempo, il sindaco ha sporto denuncia e l’amministrazione comunale si prepara a ripristinare il sistema di controllo e a valutare l’installazione di videosorveglianza. Intervistato da Pomeriggio Cinque, il proprietario di un rifugio ha ammesso che il limite di velocità di 50 km/h è spesso superato in discesa. Mentre Salvini ha promesso una stretta sugli autovelox “macina soldi”, resta da vedere se anche il Passo Giau rientrerà nella lista dei dispositivi da controllare.
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