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Nuovi aumenti dei carburanti: guida risparmiando diventa sempre più difficile

Al ridosso delle vacanze estive, è arrivata una brutta notizia per gli automobilisti italiani: il carburante ha subito un aumento dei prezzi. Se da una parte l’elettrico non è ancora molto comodo per mancanza di colonnine di ricarica, dall’altra le auto tradizionali rappresentano un vero problema a causa dei loro costi di mantenimento. Non molto tempo fa, l’Istat aveva registrato un calo dell’inflazione al 6,4%, ma ora la situazione è peggiorata.

Il prezzo della benzina è quasi arrivato a 2 euro, secondo i dati comunicati da Quotidiano Energia, basati sulle ricerche dei gestori all’Osservaprezzi del Mimit. Questa notizia non è certo positiva per gli automobilisti italiani, che si tratti di spostarsi da casa al lavoro o di andare in vacanza. I numeri non sono incoraggianti.

Per coloro che amano viaggiare con la propria auto durante le vacanze estive, l’anno in corso non è stato certo il migliore. Nel mese di luglio, i prezzi medi del carburante sono iniziati da 1,845 euro al litro. Secondo gli analisti, questa tendenza al rialzo è legata alla congiuntura economica.

La diminuzione del prezzo del petrolio Brent e il taglio alla produzione dei barili hanno portato ad un aumento delle tariffe. Anche l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio ha influenzato questa situazione. L’incontro dell’OPEC+ del 4 giugno 2023 ha stabilito che la produzione di barili giornaliera sarà di 40,46, un numero che rimarrà almeno fino al 2024.

L’associazione dei consumatori Codacons ha commentato questa situazione attraverso i propri esperti. I dati resi pubblici dall’Unione Nazionale Consumatori non sono confortanti. Ad esempio, per una coppia con due figli, l’inflazione in un anno arriva a 1.834 euro.

Di questa cifra, 846 euro sono dovuti alle spese alimentari, che hanno subito un aumento del 11%. Questi numeri dimostrano l’impatto dell’inflazione sui generi alimentari, un aspetto da tenere in considerazione nelle spese familiari.

In conclusione, l’aumento dei prezzi del carburante rappresenta un duro colpo per gli automobilisti italiani, soprattutto in vista delle vacanze estive. Sia l’elettrico che le auto tradizionali comportano delle difficoltà per gli automobilisti, ma attualmente i costi di mantenimento delle auto ‘classiche’ sono particolarmente elevati. L’inflazione generale e l’aumento del prezzo del petrolio sono le cause principali di questa situazione, che ha un impatto negativo sul bilancio delle famiglie italiane.

Federica Iazzi

Laureata in Culture Digitali e della Comunicazione, nonché in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica, svolgo da anni il lavoro di redattrice digitale. Tra le mie passioni, ci sono il canto, il disegno. Inoltre amo viaggiare.

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