Quanta energia solare raggiunge la Terra e quanto di essa possiamo sfruttare? Questa è la domanda posta da Tiziano al professor Nicola Armaroli. La risposta del luminare è chiara e concisa. Il calcolo dell’irraggiamento solare non è difficile, rivela lo scienziato. Si sa che la potenza dell’energia che arriva sulla superficie terrestre è di circa 170 W per metro quadrato: basta moltiplicare questo dato per la superficie del Pianeta. L’energia che giunge sulla Terra proviene interamente dal Sole, direttamente attraverso l’irraggiamento o indirettamente generando fenomeni come venti, evaporazione e pioggia. Il potenziale di energia solare è stimato in 200 volte il fabbisogno umano per il fotovoltaico e 4,5 volte per l’eolico, secondo il libro pubblicato da Armaroli e Balzani. Sono risorse intermittenti su scala locale ma non a livello globale, sole e vento non mancano mai in qualche parte del globo. Per sfruttarli al meglio, sono necessarie connessioni e reti intelligenti tra Paesi e Continenti. Le risorse solari e eoliche si complementano: il vento soffia di più quando non c’è Sole e viceversa. Il geotermico e le biomasse raccolte in un raggio massimo di 40 km sono altre risorse poco sfruttate. Tuttavia, è possibile compensare con la tecnologia ciò che non viene compensato dalla natura, come ad esempio mediante l’accumulo di energia tramite sistemi elettrochimici o idroelettrici. Armaroli è convinto che la transizione verso una produzione elettrica al 100% da fonti rinnovabili sia fattibile dal punto di vista tecnico ed economico.
