Sainz svela il segreto del successo a Singapore: ‘Senza questo trucco, avrei perso tutto’

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Il trionfo di Ferrari in Formula 1 è stata una vittoria magica per Carlos Sainz a Singapore, dopo un lungo periodo di sconfitte. La SF-23, la vettura più scadente degli ultimi 14 anni secondo i numeri, è riuscita a superare la Red Bull, che sembrava invincibile fino a domenica.

Invece, Max Verstappen, il presunto pilota più forte di sempre, ha avuto un weekend sorprendentemente scioccante, lasciando così spazio agli avversari per contendersi la vittoria.

Ma il successo dello spagnolo non è arrivato per caso, bensì è stato il risultato di una strategia geniale messa in atto nelle ultime fasi della gara, che hanno tenuto i tifosi con il fiato sospeso.

Sainz stesso ha svelato il trucco, spiegando di aver rallentato intenzionalmente il ritmo nelle ultime tornate per consentire a Lando Norris, che lo seguiva da vicino, di attivare il DRS e creare una sorta di “trenino” che avrebbe reso difficile il sorpasso alle vetture più veloci.

In poche parole, Sainz faceva da traino a Norris, che nel frattempo teneva a bada gli avversari grazie alla maggiore velocità data dal DRS. Una strategia rischiosa, poiché il giovane pilota britannico avrebbe anche potuto superare lo spagnolo, ma alla fine si è rivelata vincente.

“Sono state situazioni complicate”, ha detto Sainz al termine del Gran Premio di Singapore, “una strategia del genere ti mette sempre sotto pressione, vero? Non puoi commettere nessun errore perché altrimenti Lando mi avrebbe superato con il DRS”. E ancora: “A quel punto ho deciso di dare a lui il DRS, sperando che fosse sufficiente per tenere dietro le due Mercedes” e così è stato.

Sainz ha continuato dicendo: “C’è stato un momento in particolare in cui ho dovuto rallentare molto nel T1-2-3 per dare nuovamente il DRS a Lando”. Infine, lo spagnolo ha concluso dicendo: “Penso che questa mossa abbia salvato la mia gara. Ha salvato anche la seconda posizione di Lando perché se non fosse stato lì sarei stato in balia degli avversari. Se le Mercedes avessero superato Lando, penso che mi avrebbero sorpassato abbastanza facilmente”.