Le auto elettriche del futuro avranno batterie sempre più piccole e ad alte prestazioni. Tuttavia, c’è una microauto che va un passo avanti, poiché non ha affatto una batteria. Si chiama MilliMobile ed è il veicolo elettrico più piccolo al mondo. Può funzionare senza una batteria poiché si ricarica con la luce o, in alternativa, con le onde radio, in modo che l’energia che riceve sia sufficiente per alimentarlo.
La MilliMobile è stata creata da un gruppo di ricercatori dell’Università di Washington. Ha una lunghezza di soli 10 millimetri, una larghezza uguale e un peso di soli 1,1 grammi. Nonostante le sue dimensioni ridotte, può trasportare un carico pari a 3 volte il suo peso. Grazie ai suoi due motori, riesce a raggiungere una velocità di 5,5 mm/s e, quando è completamente carica, riduce questa velocità del 25%. Ma quali sono le sue specifiche applicazioni?
La MilliMobile è un robot autonomo senza batteria che sfrutta l’energia solare e le onde radio per alimentarsi, come afferma il team di ingegneri americani che l’ha sviluppata. Il suo obiettivo principale è dimostrare che riducendo al minimo le dimensioni di un robot, si può ridurre significativamente il consumo di energia necessario per farlo muovere.
La MilliMobile ha dimostrato di potersi muovere facilmente su diverse superfici, come il legno, il cemento o il terreno compatto. Tuttavia, può fare molto di più. Oltre a utilizzare l’energia per alimentare i suoi motori, il robot utilizza anche una serie di sensori e controlli integrati con fotodiodi per raccogliere dati e trasmetterli a stazioni riceventi distanti fino a 200 metri tramite connessioni wireless.
Tutto ciò è reso possibile grazie a una tecnologia innovativa che si basa sul calcolo intermittente. In pratica, il software divide le operazioni complesse in passaggi semplici, permettendo a un dispositivo con limitata potenza di consumare meno energia. Ma a cosa serve tutto questo?
L’idea alla base della MilliMobile è quella di utilizzare questo robot per ispezionare ambienti potenzialmente pericolosi, analizzare la presenza di gas nocivi nell’aria o persino visualizzare, attraverso telecamere integrate, immagini di luoghi difficili da raggiungere.
Questa microauto rappresenta un’alternativa interessante ai veicoli alimentati da pannelli fotovoltaici e, sebbene la tecnologia sia ancora agli inizi, potrebbe presto diventare uno standard in diversi campi di applicazione.
Si pensi all’eVTOL di GAC che si può dividere in due parti; allo strano SUV elettrico canadese stampato in 3D; al triciclo elettrico Nimbus One che potrebbe anticipare la mobilità del futuro; o al monopattino elettrico offroad Kart Fiido Beast che può andare ovunque e persino essere guidato da una posizione seduta.
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