La Cina, il principe delle automobili a zero emissioni, domina il mercato mondiale con 8,2 milioni di vendite globali su 14 milioni nel 2023. Questo gigante asiatico è diventato un avversario implacabile per l’Occidente automobilistico. L’Europa e gli Stati Uniti sono scossi dal suo crescente potere nel settore delle auto elettriche.
Tutto è iniziato anni fa, nel 2009-2010, quando la Cina ha affrontato la crescita incontrollata dell’inquinamento dovuta alla rapida espansione economica. Il governo ha introdotto incentivi generosi per promuovere la produzione e le vendite di veicoli a emissioni zero, offrendo sconti sostanziosi ai acquirenti di auto ecologiche.
Ma la strategia cinese non è piaciuta agli Stati Uniti e all’Unione europea. Sospettano che Pechino stia praticando il “dumping”, vendendo auto a prezzi inferiori all’estero per conquistare nuovi mercati. Questa tensione ha portato gli USA a raddoppiare i dazi sulle auto elettriche cinesi, mentre l’Europa sta valutando misure punitive simili.
I costruttori cinesi stanno cercando nuove opportunità in Europa per evitare le nuove tariffe, con aziende come BYD che stanno aprendo stabilimenti produttivi nel continente. Il conflitto tra Oriente e Occidente nel settore automobilistico è in costante evoluzione, con nuovi capitoli che si aprono ogni giorno.