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Trieste si illumina di energia: scopri l’elettrificazione del porto

I porti di tutto il mondo dovranno presto passare all’elettricità. Questo è un fatto sicuro, confermato più volte dai piani di diversi Paesi per la riduzione delle emissioni di CO2.

In Italia, i primi progetti di elettrificazione portuale sono finalmente iniziati. Dopo i porti liguri, è ora il turno del porto di Trieste. L’Autorità del sistema portuale del Mare Adriatico Orientale ha approvato i progetti di elettrificazione dei moli sviluppati da Nidec ASI.

I primi moli che saranno dotati di colonnine di ricarica per le grandi navi saranno quelli più importanti dal punto di vista logistico, il Molo V e il Molo VII. Questi moli si trovano in una delle zone più trafficate del porto e si trovano vicino a aree urbane densamente popolate.

Secondo l’Autorità portuale, l’elettrificazione delle banchine porterà non solo a un miglioramento della qualità dell’aria per i residenti, ma anche a una significativa riduzione dell’inquinamento acustico causato dai motori delle navi sempre accesi.

L’idea di passare all’elettricità e al “cold ironing” è stata introdotta nel 2020 dall’IMO (International Marittime Organization) come parte delle nuove regole per proteggere le aree marine protette, come il Mar Mediterraneo. Le compagnie marittime hanno dovuto fare enormi sforzi per adeguarsi a queste nuove norme, come l’elettrificazione delle navi precedentemente alimentate a gasolio o l’installazione di scrubber per lavare i gas di scarico.

I nuovi sistemi “shore to ship” di Nidec ASI sono progettati per soddisfare sempre la domanda di energia elettrica necessaria. Il sistema per il Molo V sarà in grado di erogare una potenza compresa tra i 3,5 MVA e gli 11 kV, mentre quello per il Molo VII distribuirà una potenza compresa tra i 7,5 MVA e i 6,6 kV lungo tutta la banchina destinata alle grandi navi porta-container.

È importante sottolineare che le colonnine di ricarica per le navi sono diverse da quelle per le auto. Le prese sono posizionate su dei carrelli e possono spostarsi per adattarsi alle diverse imbarcazioni.

Nel processo di progettazione, Nidec ASI si è occupata anche della gestione dell’intero sistema, compresi i quadri di interfaccia con la rete, i sistemi di controllo e protezione e i sistemi ausiliari.

Questi sono i quinto e sesto progetto di elettrificazione delle banchine in Europa realizzati da Nidec ASI, dopo quelli per i porti di Prà, Genova, Sète in Francia e Malta a La Valletta.

Il completamento della costruzione delle due infrastrutture nel porto di Trieste è previsto entro il secondo e terzo trimestre del 2024. Questo progetto fa parte di un più ampio piano della Regione, finanziato con 31 milioni di euro dal Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

Felice Galluccio

Giornalista pubblicista. Nella mia vita professionale mi sono sempre occupato di comunicazione: rassegna stampa, addetto stampa, addetto alle pubbliche relazioni, creazioni eventi, correttore di bozze, direttore editoriale di un giornale online, editorialista, social manager.

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