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Uber: licenza revocata a Londra per pericoli ai passeggeri

Uber perde l’autorizzazione ad operare nel territorio di Londra a causa dello stop alla licenza decisa dalle autorità locali. L’effetto della revoca è attivo per mano dell’Autorità per i trasporti della capitale britannica, determinata dai timori che l’attuale modello di fornitura del servizio possa compromettere la sicurezza degli utenti. La notizia non si può bypassare in quanto è proprio Londra a rappresentare il più rilevante mercato europeo dei trasporti per la compagnia.

 

UBER in stop a Londra: la licenza è stata revocata per plausibili motivi

La TFL (Transport of London) è giunta alla decisione di revocare Uber nel contesto di un iter di valutazione molto articolato. La prima sospensione era scattata a settembre 2017 seguita da due proroghe l’ultima delle quali scaduta in queste ore. In questo ragionevole lasso di tempo i gestori del servizio non hanno dimostrato di aver appreso dai propri errori. La situazione di pericolo per i passeggeri

non è stata ancora risolta del tutto. Il che ha portato a reputare Uber poco sicura a margine del blocco del servizio.

Tra a fine del 2018 e l’inizio del 2019non meno di 14.000 corse sono state effettuate da 43 autisti di Uber che avevano falsificato la propria identità. Ne consegue che un autista Uber non autorizzato possa caricare la foto personale sul profilo di un altro conducente. Dagli accertamenti risulta che ci sono stati 43 autisti fraudolenti che hanno operato con licenza revocata.

TFL dice che non vi è contezza del fatto che tali problemi possano riaffiorare in futuro nonostante la risoluzione di alcune falle. Il sindaco di Londra Sadiq Khan

 ha commentato:

So che questa decisione potrebbe essere impopolare per gli utenti Uber, ma la loro sicurezza rappresenta la principale preoccupazione. I regolamenti esistono per garantire la sicurezza dei londinesi e il pieno rispetto dei rigorosi standard della TFL è essenziale se gli operatori privati richiedono una licenza per operare a Londra.

Pronta la reazione dell’azienda che tramite il suo portavoce Jamie Heywood, direttore generale regionale di Uber, ha contrastato l’opinione dell’autorità dicendo:

 

“La decisione dellaTFL di non rinnovare la licenza è incredibile e sbagliata, e faremo appello”.

Redazione

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