Un’iniziativa energetica che passa inosservata: colonnine inaugurate e subito dimenticate

A Venaria, la nuovissima colonnina inaugurata solo un mese fa è stata ricoperta di imballaggi. Nel frattempo, automobili a combustibile tradizionale, come questa Panda, si parcheggiano tranquillamente nello stallo. È un triste scenario che si ripete spesso, con altre colonnine che non funzionano o che sono state segnalate su app ma non sono state trovate sul posto. Questa è la realtà dell’Italia delle colonnine di ricarica. Ma c’è una risposta: Vaielettrico. Potete contattarli scrivendo una mail a info@vaielettrico.it. Qui sotto, una foto dell’inaugurazione seguita dalla colonnina ancora ricoperta. A Venaria, un mese dopo la cerimonia di inaugurazione, la colonnina è ancora impacchettata. Marco Bono segnala il fatto che non comprende la necessità di inaugurare colonnine che non possono ancora essere utilizzate, soprattutto considerando che non ci sono elezioni imminenti. Brian Terzi, invece, segnala una colonnina fantasma a Santa Maria Maggiore, in Val Vigezzo. Nonostante sia indicata come unica colonnina rapida della valle, non è stata trovata nonostante le ricerche. Daniele Colombo segnala, invece, colonnine A2A non funzionanti davanti all’Agenzia delle Entrate a Milano. Secondo l’ultimo rapporto di Motus-E, oltre il 11% delle stazioni di ricarica in Italia sono in attesa di installazione. Il problema, però, non risiede tanto nella società di gestione o nei Comuni che le ospitano. La soluzione per la colonnina fantasma in Val Vigezzo è contattare il Servizio Clienti di Enel X Way. In conclusione, i veri costi dell’energia non sono quelli che si leggono sui social media e sui media tradizionali. È importante essere consapevoli di questo.