La libera circolazione alle auto di classe Euro 3 è inibita da un decreto che limita l’uso dei veicoli inquinanti in città. Le imprese sono nel caos più totale con le unità produttive impreparate a fronteggiare una situazione che grava sulle economie locali della capitale che già non vive un momento storico favorevole. Ecco un aggiornamento sulla situazione.
Addio Auto Euro 3 a Roma: tutto bloccato per il divieto di utilizzo dei veicoli che inquinano
Il Cna di Roma si è espresso nei seguenti termini:
“Dal primo novembre sono oltre 40mila le imprese romane che rischiano di subire uno stop ai loro veicoli al loro accesso alla città, non potendo svolgere così la loro attività produttiva. Si tratta di aziende di quasi tutti i settori, dal fornaio all’impiantista che si vedranno negare la possibilità di circolare all’interno dell’Anello Ferroviario a causa della delibera del 10 maggio 2019, disposto dalla Giunta Capitolina dei veicoli Diesel Euro3 nei giorni dal lunedì al venerdì, ad eccezione dei giorni festivi infrasettimanali, a partire dal 1° novembre 2019”.
In merito, tra l’altro, è stato aggiunto anche che:
“è stata motivata come misura necessaria a prevenire e contenere l’inquinamento atmosferico. Anche la nostra Associazione condivide l’atteggiamento di preoccupazione e di attenzione al tema dell’inquinamento, tuttavia, riteniamo che l’impegno per limitare la circolazione dei veicoli più inquinanti non debba abbattersi con oneri eccessivamente gravosi sulle imprese. Secondo i dati forniti da Aci, oggi circolano a Roma e Provincia oltre 40mila veicoli commerciali diesel Euro3 con massa complessiva fino a 35 q, che tra pochi giorni non potranno più aver accesso ad una vasta area di grandissima rilevanza economica”.
Sostituire tutti le auto inquinanti con nuovi modelli richiede un costo esagerato che non tutte le realtà commerciali possono affrontare. Si stima un intervento per un miliardo di euro complessivi. I centri urbani stanno affrontando il problema inquinamento con divieti che gravano non solo sui cittadini ma anche sulle piccole e medie imprese, ora costrette ad interventi di acquisto che rischiano di mettere in crisi il piano finanziario.
Una soluzione potrebbe arrivare da importanti incentivi economici per il rinnovo dei veicoli, così come successo in altri Comuni Italiani. Oppure si potrebbe valutare una deroga temporanea per consentire alle imprese di esercitare la propria azione commerciale dando il tempo di ammortizzare le uscite dovute al rinnovo del parco mezzi. Si è chiesto un:
“Immediato provvedimento che consenta quanto meno una proroga dell’entrata in vigore dei divieti per i veicoli commerciali, nell’attesa di una regolamentazione per la circolazione dei veicoli dual fuel”.