In passato, il cambio automatico era considerato un valore aggiunto per le versioni dei veicoli. Tuttavia, la situazione sembra essere cambiata. Se nel 2026 la Bmw non produrrà più la M2 con cambio manuale, attualmente fa pagare un prezzo elevato per questa opzione.
Frank van Meel, capo della divisione BMW M, ha spiegato che la produzione di un cambio manuale a sei marce in un contesto dominato dai cambi automatici a otto marce comporta costi di sviluppo aggiuntivi per l’azienda. Sarebbe stato più conveniente per la BMW produrre tutti i veicoli con cambio automatico anziché dedicare risorse extra alla produzione di una minoranza di veicoli con cambio manuale. La BMW offre il cambio manuale principalmente come un omaggio alla tradizione e per rispondere alle richieste degli appassionati.
“Da un punto di vista ingegneristico, il cambio manuale è più lento e consuma più carburante. A volte ha anche una velocità massima inferiore, quindi in realtà ha perso senso”, ha dichiarato van Meel.
La BMW M2, equipaggiata con il cambio automatico, è in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 3,9 secondi, risultando più veloce di 0,3 secondi rispetto al cambio manuale. Negli Stati Uniti, l’opzione del cambio manuale non comporta costi aggiuntivi per i consumatori. La BMW sta adottando un approccio di marketing simile a quello di case automobilistiche come Porsche e Nissan.
Inoltre, la BMW M2 detiene anche il record sul circuito di Nurburgring per le coupé compatte. La nuova versione della BMW M2 ha superato di poco anche il suo predecessore.
