Le vetture elettriche della prestigiosa Aston Martin sono in arrivo, ma bisognerà aspettare ancora un po’. Dopo aver rinviato il lancio della sua prima supercar elettrica al 2027 anziché al 2025, l’azienda britannica ha deciso di continuare a commercializzare automobili dotate di propulsori a benzina almeno fino al 2030, riorientando parte degli investimenti verso la tecnologia ibrida plug-in.
È lo stesso CEO Lawrence Stroll a confermare questa strategia in un’intervista alla rivista Autocar, sottolineando che ancora oggi gli acquirenti di Aston Martin preferiscono le caratteristiche tipiche dei motori a combustione interna.
Secondo quanto dichiarato, per queste vetture c’è un mercato sempre vivo, il che spiega il ritardo nella trasformazione in veicoli elettrici. Le prossime sportive di Gaydon combineranno i motori a combustione interna con la tecnologia ibrida plug-in per adeguarsi alle nuove normative ambientali, con particolare attenzione verso la conversione dei motori V8 e V12.
Stroll ha anche annunciato che la vendita di questo tipo di auto proseguirà “fino a quando non sarà obbligatorio il divieto”. E mentre si attende l’arrivo delle tecnologie sostenibili, la casa automobilistica darà presto il via alle consegne dei primi 999 esemplari della supercar Valhalla, mantenendosi salda nel mercato delle auto ad alte prestazioni.
Inoltre, Aston Martin aveva recentemente investito 2 miliardi di sterline per supportare la sua transizione verso un futuro neutro dal punto di vista dell’emissione di carbonio. Grazie al progetto Elevation e alla collaborazione con sei partner, l’azienda sta sviluppando batterie e motori elettrici all’avanguardia, pur senza specificare una data precisa per il lancio di queste nuove tecnologie sul mercato.
