La rivoluzione verde a Malta: l’idrogeno all’avanguardia per un’isola sostenibile

0
235

La Repubblica di Malta è formalmente lo Stato membro più piccolo dell’Unione europea. Attualmente, l’energia elettrica sull’arcipelago, composto da quattro isole, viene generata in due modi: tramite centrali a gas naturale e tramite un cavo di interconnessione sottomarina con l’Italia. Tuttavia, questa situazione non è molto sicura poiché se una delle due fonti dovesse venire meno, Malta potrebbe subire blackout.

Nel 2021, durante la tempesta Helios, le autorità maltesi sono state costrette a interrompere la fornitura di gas naturale, causando interruzioni nell’approvvigionamento energetico dell’isola. Di fronte a questa situazione critica, l’Unione Europea ha proposto l’utilizzo dell’idrogeno come possibile soluzione definitiva.

La conversione a un hub a idrogeno non è una novità per l’Europa. Diversi arcipelaghi mediterranei stanno lavorando per creare un’infrastruttura che permetta una produzione e un approvvigionamento di idrogeno a impatto ambientale ridotto. Malta potrebbe produrre idrogeno direttamente sull’isola, riducendo così la sua dipendenza dai combustibili fossili.

La Commissione europea ha raccomandato a Malta di accelerare lo sviluppo delle energie rinnovabili, come l’energia eolica e solare offshore, e di ridurre le emissioni del trasporto su strada migliorando il servizio di trasporto pubblico locale. L’idrogeno potrebbe essere trasportato nell’arcipelago attraverso navi dedicate o prodotto direttamente sull’isola, sfruttando l’acqua e le fonti di energia rinnovabile presenti.

Se il piano dovesse essere approvato e realizzato, uno dei problemi da affrontare sarebbe il posizionamento dei serbatoi di stoccaggio di idrogeno. Questi dovrebbero essere installati vicino al mare per facilitare il rifornimento, ma lontano da esso per garantire la sicurezza.

La transizione all’idrogeno potrebbe essere cruciale per Malta. Nel 2021, il 71% dell’elettricità prodotta sull’isola proveniva dal gas naturale, mentre solo il 21% era importato dall’UE tramite l’interconnettore Malta-Italia e l’8% era di origine rinnovabile. Passare all’idrogeno consentirebbe di eliminare completamente le emissioni di CO2 generate dalla combustione del metano, rendendo l’arcipelago più sostenibile dal punto di vista energetico.

Articolo precedenteAlfa Romeo sotto accusa: il brand italiano non è all’altezza della concorrenza?
Prossimo articoloNel futuro prossimo, i motori termici si trasformano in sussurri: un’evoluzione rivoluzionaria!
Felice Galluccio
Giornalista pubblicista. Nella mia vita professionale mi sono sempre occupato di comunicazione: rassegna stampa, addetto stampa, addetto alle pubbliche relazioni, creazioni eventi, correttore di bozze, direttore editoriale di un giornale online, editorialista, social manager.