L’auto sicura che non lo era: Il fiasco di un’innovazione tecnologica.

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Negli anni ’70, la casa produttrice canadese Bricklin tentò di produrre l’automobile più sicura mai vista sul mercato. Fondata nel 1973 da un milionario locale a Saint John, la Bricklin viene considerata uno dei più grandi fallimenti mai presi da un investitore nel mondo delle automobili. La Bricklin SV-1, introdotta sul mercato nel 1974, doveva essere un’auto sicura, potente ed attraente, ma per una combinazione di fattori, finì per non essere nessuna di queste tre cose neanche per sbaglio.

Tanto per cominciare, la linea della vettura era guastata da qualche piccolo dettaglio davvero spiacevole, come il muso sfalsato, un’idea dei progettisti per assorbire eventuali impatti, che però non funzionava così bene come previsto. A bordo poi mancavano comfort di base come il posacenere: l’ideatore dell’auto non voleva che si fumasse a bordo considerandolo un fattore di rischio per gli incidenti.

Parlando di dotazione di bordo, l’auto era in effetti piuttosto sicura, con cinture, AirBag ed una robusta gabbia metallica interna che purtroppo aumentava il peso. Doveva essere una sportiva, ma il suo motore Ford da 129 cavalli, tra l’altro un ripiego perché non si trovò l’accordo per il V8 previsto, rendeva l’automobile piuttosto fiacca e lenta. Per finire, la vettura era difettosa sotto molti aspetti, con i pannelli che si scolorivano nel tempo e le portiere ad ala di gabbiano, sicuramente spettacolari, che funzionavano male bloccandosi.

Questa vettura imperfetta costava comunque la cifra non trascurabile di 48.000 Dollari e, per uno smacco finale terrificante, venne rifiutata per l’omologazione dal governo canadese che la ritenne poco sicura per circolare in strada. I circa tremila esemplari prodotti in due anni non sfiorarono nemmeno le aspettative della casa produttrice e degli investitori che si ritirarono condannando il marchio ad un fallimento terribile. Un vero peccato.

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Laureata in Culture Digitali e della Comunicazione, nonché in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica, svolgo da anni il lavoro di redattrice digitale. Tra le mie passioni, ci sono il canto, il disegno. Inoltre amo viaggiare.