Un passo avanti verso la sicurezza: il regolamento europeo sulle materie prime critiche ottiene il primo ‘sì’

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I veicoli elettrici, i pannelli solari, gli smartphone e molti altri dispositivi di uso quotidiano sono costituiti da materie prime critiche. L’Europa, tuttavia, dipende ancora troppo dalle importazioni, soprattutto dall’Asia.
Per affrontare questa problematica, la Commissione Europea ha presentato a marzo il Critical Raw Materials Act (Crma), un regolamento che mira a ridurre la dipendenza dall’estero dell’Unione europea. Questa proposta ha ora ottenuto il primo via libera.
La Commissione Industria (Itre) del Parlamento europeo ha approvato il progetto normativo con una maggioranza di 53 voti a favore, 1 contrario e 5 astensioni. Secondo l’eurodeputato Nicola Beer, “il rapporto concordato fornisce un chiaro piano per garantire la sicurezza europea dell’approvvigionamento, promuovendo la ricerca e l’innovazione lungo tutta la catena del valore”.
Ma cosa prevede esattamente il Crma? In primo luogo, promuove l’innovazione lungo la catena del valore e si impegna a ridurre la burocrazia, principalmente a vantaggio delle piccole e medie imprese (PMI), e a stimolare la ricerca e lo sviluppo di materiali alternativi e metodi di estrazione e produzione più sostenibili per l’ambiente.
Inoltre, il Crma prevede anche partenariati tra l’UE e Paesi terzi al fine di diversificare gli approvvigionamenti europei attraverso il trasferimento di conoscenze e tecnologie, la formazione e il miglioramento delle competenze per creare nuovi posti di lavoro con migliori condizioni di lavoro e reddito, nonché l’estrazione e la lavorazione in conformità agli standard ecologici.
In conclusione, il Crma stabilisce obiettivi di circolarità per favorire l’estrazione di materie prime strategiche dai rifiuti.
Oggi la proposta di regolamento sarà esaminata dalla sessione plenaria del Parlamento europeo, che si terrà dall’11 al 14 settembre. Dopo questo passaggio, il Consiglio dell’Unione europea dovrà esprimersi prima di concludere il cosiddetto trilogo.

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Felice Galluccio
Giornalista pubblicista. Nella mia vita professionale mi sono sempre occupato di comunicazione: rassegna stampa, addetto stampa, addetto alle pubbliche relazioni, creazioni eventi, correttore di bozze, direttore editoriale di un giornale online, editorialista, social manager.