Unrae: incomprensibile l’assenza dal Pnrr dell’automotive

L'Unrae, l'associazione delle case costruttrici straniere, non ha digerito l'assenza dell'automotive nel nuovo Piano nazionale di rilancio e di resilienza

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Il nuovo Piano nazionale di rilancio e resilienza ha evidenziato l’assenza del settore automotive. Di conseguenza l’Unrae, la celebre associazione che rappresenta le case costruttrici esterem non ha digerito l’assenza di una parte che preveda misure per la sostituzione del parco circolante così come per la revisione dell’intero codice stradale.

Solo ieri Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo Economico, aveva parlato alla Camera in merito all’Automotive come:

Un settore strategico e su cui l’Italia vanta una leadership tecnologica e una presenza industriale di tutto rispetto. Per cui è necessario non disperdere le risorse del Pnrr e vigilare sulla qualità degli investimenti per evitare la desertificazione industriale sul territorio italiano.”

In un comunicato, Michele Crisci presidente dell’Unrae, ha dichiarato:

Riteniamo che un piano strategico per la transizione ecologica rischi di ottenere risultati dimezzati se restano fuori, come avvenuto, misure ad hoc per la filiera automotive. Grande assente nel Pnrr è, per esempio, il parco circolante. Un malato cronico e grave, tra i più vetusti d’Europa in tutti i suoi comparti, dalle vetture ai veicoli industriali, che è difficile sostituire in tempi brevi con la ‘cura del ferro’, mentre è necessario e urgente incentivarne la sostituzione con nuovi veicoli più ecologici, visto che su gomma viaggia attualmente il 90% delle merci e delle persone.
sia la riforma del Codice della Strada, intervento necessario per adeguare norme ormai obsolete alle nuove forme di mobilità e alle normative internazionali, sia qualunque riferimento volto a modificare il quadro fiscale del settore, che ci penalizza in confronto ai principali Paesi UE, ad esempio nell’imposizione eccessiva sulle auto aziendali, nella ridotta detrazione d’imposta per i privati e nella mancanza di sgravi fiscali per le imprese di autotrasporto che investono in veicoli di ultima generazione
.”

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