Svelati i misteri della rivoluzionaria batteria allo stato solido di ProLogium

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Un nuovo design, capace di raddoppiare (o quasi) la densità energetica degli accumulatori e ridurre peso e numero delle celle nell’auto elettrica. Ci lavora ProLogium, azienda taiwanese impegnata nella produzione di batterie allo stato solido, fresca di presentazione della sua ultima creatura all’ess Europe a Monaco di Baviera, in Germania.

Si chiama Large-footprint lithium ceramic battery, o più semplicemente Llcb, ed è una batteria allo stato solido di nuova generazione, che promette non solo più sicurezza e sostenibilità, ma anche prestazioni migliori. L’idea è di consegnare i primi campioni alle Case entro fine anno, per dare subito il via ai test. Vediamo i segreti di questa tecnologia.

Questione di spazi

ProLogium spiega che sviluppare accumulatori più grandi, eliminando le criticità collegate, è il modo migliore per “ottimizzare la configurazione del pacco batteria”, perché ne aumenta superficie e densità energetica. Un principio che vale anche quando l’elettrolita non è liquido.

L’azienda ha perciò sviluppato una batteria allo stato solido che riduce il numero delle celle e omette i “collegamenti in parallelo all’interno del pacco”, dove la struttura semplificata “può a sua volta facilitare la manutenzione e abbassare i costi di gestione”.

In più, grazie alla forma piatta e a una “eccellente conducibilità termica dell’elettrolita ceramico allo stato solido”, le Llcb “possono rendere la progettazione del sistema di raffreddamento del pacco molto meno complessa, ottimizzando così l’utilizzo dello spazio”.

Più sostenibile ed economica

“In altre parole – specifica Simon Wu, vicepresidente aggiunto di ProLogium –, Llcb consentirà una maggiore flessibilità di progettazione per i veicoli elettrici. A parità di spazio rispetto al pacco batteria mainstream 2170 EV – continua –, la densità energetica volumetrica del pacco Llcb può essere quasi raddoppiata e, a parità di energia totale, il peso del pacco Llcb può essere ridotto fino a 115 kg”.

“Inoltre –conclude –, i processi di produzione Llcb produrranno meno rifiuti in termini di materiali di substrato, mentre il numero ridotto di celle richiederà meno materie prime, il che significa maggiore sostenibilità e convenienza”.

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Felice Galluccio
Giornalista pubblicista. Nella mia vita professionale mi sono sempre occupato di comunicazione: rassegna stampa, addetto stampa, addetto alle pubbliche relazioni, creazioni eventi, correttore di bozze, direttore editoriale di un giornale online, editorialista, social manager.