°C!

0
68

Paolo Mariano è stato coinvolto in un’intervista esclusiva con il CTO di Ionity per discutere dei problemi di gelo che hanno colpito i Supercharger Tesla a Chicago. Durante il blitz al Centro di ricerca e sviluppo di Ionity a Monaco di Baviera, è emerso che le stazioni Ionity sono progettate per funzionare in condizioni climatiche estreme, da +50 °C fino a -30 °C. Inoltre, Jacob Kamhuber, Head of Charging Technology, ha rassicurato Paolo sulle modalità con cui viene garantita la presenza di adeguata potenza in ogni stazione, spiegando che la struttura delle ricariche HPC Ionity è divisa in due parti principali: il caricatore e il raddrizzatore.

Jacob ha anche rivelato che sono in corso due progetti innovativi: uno riguarda i caricatori robotizzati, che consentiranno di collegare automaticamente il cavo al veicolo senza l’intervento del conducente, e l’altro si concentra sulla gestione delle code durante i periodi di maggiore affluenza alle stazioni di ricarica, al fine di garantire un’esperienza più efficiente per gli utenti.

Infine, Paolo ha sollevato la questione dell’inesperienza dei clienti con il processo di ricarica, soprattutto con le ricariche fast e super-fast, e ha testato l’autonomia reale della Smart #1 in un viaggio Trentino-Malpensa. Un’esperienza che ha suscitato grande interesse tra gli appassionati di auto elettriche.

Articolo precedenteIl caos della scelta: come trovare l’abbonamento perfetto per la ricarica
Prossimo articoloUn viaggio attraverso le stagioni: qui per molte altre avventure
Avatar
Sono una giovane e appassionata giornalista di 22 anni che lavora per il rinomato sito di tecnologia "Tecnoandroid.it". Nata e cresciuta a Roma, Italia, ho sviluppato un grande interesse per la tecnologia e i dispositivi elettronici fin dalla tenera età.