Usare una Dash cam in auto può comportare realmente dei rischi legali per chi la utilizza? Cerchiamo di fare chiarezza sulla questione. Come si può giustificare la presenza di una prova video in caso di multa o incidente. Quale valenza assume? Scopriamo insieme tutte le informazioni al riguardo.
Dash Cam per la tua auto: cosa devi sapere
Con il termine dash camera si indica una microcamera da installare sulla parte frontale dell’auto in corrispondenza dell’area visibile del parabrezza. Continua di registrare clip in modalità continua o in caso di rilevato movimento del sensore. In questo ultimo caso rientrano urti, collisioni anche minime ed eventuali incidenti. Servono quindi per ottenere una sorta di prova nel caso in cui si debbano contestare multe o altro. Se dotate di GPS completano l’alibi dell’automobilista.
Si compone di un cavetto di alimentazione compatibile 12V e interfacciabile con la presa accendisigari o il connettore della batteria. Si può nascondere il cablaggio realizzando così una soluzione di ripresa discreta e professionale. Molte di essere si dotano di una microSD in grado di archiviare i contenuti per foto e video. Rileva gli urti e le forti decelerazioni per frenate improvvise. Da notare che le riprese più vecchie vengono sovrascritte in memoria al saturare dello spazio.
I video potranno avere valore di prova solo se non contestati dalla controparte, cosa che in realtà succede quasi sempre. In particolare, il filmato rientrerà tra le cosiddette “prove atipiche” all’interno del potenziale procedimento. In taluni casi sarà il giudice che di volta in volta permetterà o meno l’utilizzo dei video come prova, a seconda del caso specifico. Questo discorso risulta valido anche per le multe.