Il magnate delle società Tesla e Twitter-X, Elon Musk, si oppone fermamente ai sindacati. Musk prende una posizione di contrasto nei confronti dello United Auto Workers (UAW) in uno scontro con i marchi automobilistici storici americani come GM, Ford e Chrysler. Durante una visita in fabbrica, il presidente Joe Biden si è schierato con i sindacati e ha sostenuto la richiesta della UAW di un significativo aumento salariale. Tuttavia, Musk ha utilizzato ancora una volta il suo account su Twitter (ora chiamato X) per esprimere la sua opinione contraria. Con il suo tweet, si è nuovamente guadagnato nemici, oltre a quelli che già ha in giro per il mondo. Musk ha preso di mira i sindacati che, da settimane, stanno bloccando la produzione nell’industria automobilistica americana. Ha affermato che vogliono un aumento salariale del 36% da Ford, GM e Chrysler, un modo sicuro per condurre queste aziende verso la bancarotta molto velocemente. Recentemente, il sindacato ha ridotto la sua richiesta di aumento dal 40% al 36%, ma non è stato sufficiente per sbloccare la situazione. È importante notare che le aziende automobilistiche nate con la rivoluzione dell’auto elettrica, come Tesla, Lucid e Rivian, non sono sindacalizzate. Di solito, incentivano i dipendenti con piani di assegnazione gratuita di azioni, che costituiscono una parte significativa della loro retribuzione. Nel 2017, la UAW ha provato a organizzare i lavoratori nello stabilimento Tesla di Fremont, in California, quando l’azienda stava iniziando a produrre il Model 3. Musk ha risposto su Twitter dicendo: “Nulla impedisce al nostro team Tesla nello stabilimento automobilistico di votare per il sindacato se lo desidera. Potrebbero farlo, se lo volessero. Ma perché pagare le quote sindacali e rinunciare alle stock option in cambio di nulla?”. Questo messaggio è stato molto chiaro: se volete il sindacato, dovete rinunciare alle azioni Tesla, che nel tempo hanno reso molti dipendenti molto ricchi. In tribunale, la disputa tra Musk e i sindacati è già arrivata a un verdetto. Quando è stato presentato il dilemma ai dipendenti di Tesla, hanno scelto di non aderire al sindacato e non c’è mai stata una votazione per eleggere dei rappresentanti UAW. Nel 2021, il sindacato ha accusato Tesla di violare ripetutamente la legge federale a Fremont, tra cui il presunto interrogatorio coercitivo dei sostenitori del sindacato e il licenziamento di un dipendente a causa del suo attivismo sindacale. Il giudice di primo grado ha dato ragione alla UAW, ma Tesla continua a negare qualsiasi illecito e sta facendo appello contro la sentenza. Gli analisti di Borsa ritengono che le richieste economiche avanzate dalle cosiddette Big Three siano eccessive: “Se la UAW ottenesse tutto ciò che chiede, danneggerebbe chiaramente e materialmente la competitività delle tre grandi società”, ha dichiarato Patrick Kaser di Brandywine Global.
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