La Casa automobilistica italiana Ferrari si sta dedicando alla realizzazione del suo primo veicolo elettrico. Secondo quanto affermato dal CEO Benedetto Vigna, per lo sviluppo di questa vettura stanno utilizzando tecniche comuni nel test degli apparecchi elettronici.
Il processo in questione è chiamato “Hardware in Loop” (HIP) e consiste nella simulazione di varie situazioni al fine di valutare il comportamento dei prodotti durante la fase di sviluppo. Sebbene questa tecnica sia comunemente utilizzata per smartphone e computer, nel settore automobilistico non è ancora ampiamente diffusa.
Durante un recente incontro con i giornalisti, Vigna ha parlato di questo approccio innovativo. Ha affermato che l’utilizzo della tecnologia HIP permetterà di accelerare il processo di debug del sistema elettronico dell’auto elettrica, risolvendo eventuali problemi già durante la fase di sviluppo.
Vigna, che ha una vasta esperienza nel settore della produzione di chip come dirigente di STMicroelectronics, ha anche sottolineato che ci è voluto del tempo per prepararsi a implementare questa tecnica, ma i risultati finora ottenuti sono molto promettenti. Infatti, alcuni problemi che solitamente emergono successivamente nello sviluppo dei modelli ibridi sono già stati risolti grazie a questa nuova metodologia di lavoro.
La Ferrari, per garantire la propria identità di marca anche con le future auto elettriche, sta investendo molto nell’ambito delle tecnologie. Vigna ha infatti dichiarato che i modelli a zero emissioni della Casa automobilistica monteranno motori e batterie sviluppati internamente, con caratteristiche uniche che permetteranno al marchio di mantenere la propria esclusività.
Inoltre, per supportare la produzione delle nuove auto elettriche, la Ferrari sta costruendo un nuovo impianto produttivo vicino al suo stabilimento storico a Maranello. Questo nuovo edificio, chiamato “e-building”, sarà inaugurato nel giugno dell’anno prossimo.
La prima auto elettrica di Ferrari è attesa per il 2025 e sarà lanciata nel quarto trimestre di quell’anno. La Casa automobilistica italiana sta lavorando duramente per rispettare i tempi di progettazione e per garantire la massima qualità nel suo primo veicolo a zero emissioni.
