Caro lettore, sempre più persone si trovano nella situazione in cui è quasi impossibile permettersi un’automobile, anche usata. I prezzi sono diventati così elevati che persino una citycar con molti chilometri percorsi risulta fuori portata. Questa è la denuncia di un lettore che ha condiviso la sua esperienza con Vaielettrico.
Il lettore, un padre single che vive in affitto in un piccolo trilocale nella provincia di Torino, si trova a dover affrontare diverse spese mensili. Tra affitto, condominio, consumi e abbonamento ai mezzi pubblici, il suo bilancio mensile supera i 700€. A ciò si aggiungono gli alimenti, i pannolini e le spese mediche per il suo bambino piccolo, nonché un mantenimento per l’ex moglie che arriva a superare i 1.000€ al mese.
Attualmente, il lettore possiede una Renault Scenic di seconda mano del 2008 con 180.000 chilometri percorsi, pagata 7.000€ otto anni fa. Tuttavia, a causa dei costi di manutenzione previsti e dei blocchi del traffico che interessano il suo veicolo diesel Euro 4 nella sua zona, si è reso conto di doverla sostituire.
Il lettore ha cercato varie alternative, ma ha scoperto che anche un’auto nuova richiederebbe un pagamento mensile di almeno 350€ per una citycar, con un contratto di finanziamento di cinque anni. Inoltre, si ritroverebbe a dover restituire l’auto al termine del contratto, con il rischio di incorrere in penali se supera il limite di chilometraggio previsto. Pertanto, ha optato per l’usato, ma si è reso conto che una Fiat Panda base di 10 anni non si trova a meno di 6.000€ con oltre 100.000 chilometri percorsi.
Questa situazione diventa insostenibile, perché persino i lavoratori delle case automobilistiche stesse non possono permettersi di acquistare le loro auto. Le auto, come suggerisce il lettore, stanno diventando sempre più un lusso riservato ai ricchi. È necessaria una svolta nel settore automobilistico, con la creazione di un nuovo accordo che renda le auto accessibili a tutti.
Ora è il momento che persone illuminate intervengano e fermino questa tendenza. Altrimenti, le auto rischiano di diventare sempre più un bene di lusso, accessibile solo a pochi privilegiati.
