Mobilità elettrica: la rivoluzione a portata di stazione di ricarica ogni 60 km

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Dopo l’approvazione iniziale del pacchetto che prevedeva l’installazione di colonnine di ricarica ogni 60 km in Europa, è arrivato finalmente il via libera definitivo per l’adeguamento infrastrutturale del Vecchio Continente, che si prepara ad accogliere la rivoluzione dei carburanti alternativi.

L’approvazione delle nuove norme è avvenuta durante il Consiglio UE Agricoltura, con l’astensione dell’Italia e della Lettonia, mentre Polonia e Romania hanno espresso la loro contrarietà.

La misura comporterà l’adeguamento dei corridoi europei della rete TEN-T, con la distribuzione di stazioni di ricarica ogni 60 km e con una potenza minima di 350 kW per LGV. Per quanto riguarda la rete stradale più capillare, si prevede un intervallo di 100 km tra una stazione e l’altra.

Questo adeguamento per il settore dell’elettrico sarà completato entro il 2030, ma il pacchetto sarà operativo già ad agosto e richiederà il rispetto delle norme a partire da gennaio 2025. È difficile prevedere l’impatto di questa decisione sul fabbisogno energetico, ma è stata effettuata un’analisi tramite l’uso dell’intelligenza artificiale per valutare l’effetto degli veicoli elettrici sull’intera rete elettrica.

Per quanto riguarda altri carburanti alternativi come l’idrogeno, si richiede che le stazioni di servizio siano distanti non più di 200 km l’una dall’altra nella rete Ten-T. Tuttavia, in questo caso, l’adeguamento inizierà nel 2030.

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Sono una giovane e appassionata giornalista di 22 anni che lavora per il rinomato sito di tecnologia "Tecnoandroid.it". Nata e cresciuta a Roma, Italia, ho sviluppato un grande interesse per la tecnologia e i dispositivi elettronici fin dalla tenera età.