Misura di sicurezza o eccesso di burocrazia? La questione del limite di 30 km/h a Milano

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Nell’ambito dell’idea di estendere il limite di velocità a 30 km/h nelle città, il ministro dei trasporti e delle infrastrutture, Matteo Salvini, ha espresso la sua opinione riguardo al limite imposto in alcune zone di Milano. Secondo il Ministro, questi provvedimenti non devono essere utilizzati come pretesto per lucrare sulle spalle dei cittadini.

“La velocità massima di 30 km/h è adeguata in luoghi critici e pericolosi, ma dire che in tutta la città si debba andare a questa velocità non ha senso logico. Pertanto, è necessario utilizzare il buon senso. Inoltre, c’è il problema degli autovelox: collocarli fuori da un ospedale, dove si verificano molti incidenti, o vicino a una scuola, ha un significato. Disporli casualmente con l’unico obiettivo di fare soldi non ha senso, quindi introdurremo una norma che disciplina anche l’uso degli autovelox”, ha affermato Salvini.

“In situazioni di spazio e sicurezza, mi piace andare in bicicletta. Tuttavia, costruire piste ciclabili anche in condizioni difficili può rappresentare un pericolo per tutti”, ha continuato Salvini, aggiungendo che “nel nuovo codice della strada includerò una distanza minima che l’automobilista non potrà superare”. Secondo il vicepremier, “è evidente che Milano è una città eccezionale, la più bella del mondo, è la mia città a cui sono affezionato, ma è piccola, stretta e non ha strade ampie come Parigi o piste ciclabili come il Trentino. Discuterò di questo con il sindaco perché la vita va al di là dell’appartenenza politica”.

Salvini ha anche fatto riferimento al caso di Parigi: “Dopo un referendum, hanno vietato i monopattini. La democrazia vince sempre. Io non li vieto perché sono liberale, ma impongo semplicemente un limite di velocità, un divieto di uscire dalle aree urbane, l’uso del casco, la targa e l’assicurazione. Anche un monopattino modificato che raggiunge i 60 km/h in autostrada rappresenta un pericolo per sé e per gli altri”. Salvini ha poi anticipato che nel prossimo Consiglio dei Ministri, previsto per il 18 settembre, “porteremo alla redazione definitiva il disegno di legge sulla sicurezza stradale, il nuovo codice della strada, che prevede prevenzione, educazione, controlli, ma anche sanzioni”.

In merito alla sicurezza stradale, l’ASAPS aveva denunciato la mancanza di interesse da parte di questo governo, affermando che non vi era alcuna voce di spesa o una riga dedicata a questo tema.

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Sono una giovane e appassionata giornalista di 22 anni che lavora per il rinomato sito di tecnologia "Tecnoandroid.it". Nata e cresciuta a Roma, Italia, ho sviluppato un grande interesse per la tecnologia e i dispositivi elettronici fin dalla tenera età.