La nuova Polestar 4 è la prima vettura a uscire dalla fabbrica con la sua “pagella” di carbonio che mostra nel dettaglio le emissioni di CO2 generate durante la fase di produzione. Il primo Life Cycle Assessment (LCA) pubblicato ieri dimostra che questo nuovo modello elettrico ha la più bassa impronta di carbonio di tutte le auto Polestar realizzate fino ad oggi, con soli 19,4 tonnellate di CO2e al momento del lancio.
La vettura viene prodotta presso lo stabilimento SEA di Geely Holdings a Hangzhou Bay, in Cina, che utilizza elettricità verde proveniente da fonti rinnovabili, come l’energia idroelettrica e fotovoltaica, per ridurre ulteriormente l’impatto climatico. Inoltre, l’utilizzo di alluminio a basso tenore di carbonio proveniente da fonderie che utilizzano energia idroelettrica, insieme all’inclusione di dati relativi alla quota di alluminio riciclato, contribuisce a diminuire l’impronta di carbonio della produzione.
La Polestar 4 è attualmente disponibile solo in Cina e presenta diversi modelli con diverse impronte di carbonio. L’alluminio rappresenta una percentuale significativa dell’impronta di carbonio, seguito dall’acciaio e dal ferro, mentre i moduli batteria costituiscono la quota più alta dell’impronta di carbonio nella produzione dei materiali.
Polestar ha l’obiettivo di raggiungere zero emissioni nette entro il 2030 e, per perseguire questo obiettivo, ha stabilito bilanci di carbonio per tutte le sue vetture. L’azienda condivide il LCA per dimostrare il suo impegno nel ridurre l’impatto climatico, considerando diversi fattori nel ciclo di vita dell’auto. Attualmente, la gamma di vetture Polestar include modelli come Polestar 2, Polestar 3 e il nuovo Polestar 4, mentre i futuri modelli Polestar 5 e Polestar 6 sono previsti per il 2026. Il progetto Polestar 0 mira a raggiungere una produzione totalmente “carbon neutral” entro il 2030.
