Il progetto RailCharge, sviluppato presso il Politecnico di Graz (TU Graz), si presenta come un’innovativa soluzione per il problema dell’autonomia e del carico sulla rete elettrica. L’idea alla base del progetto è che le auto elettriche in futuro copriranno la maggior parte dei loro viaggi lunghi utilizzando la rete ferroviaria per la ricarica delle batterie. RailCharge mira a sostituire il modello di ricarica attuale con uno nuovo e migliorato.
Invece di utilizzare batterie sempre più grandi per aumentare l’autonomia, si utilizzerebbero batterie più piccole, riducendo costo e impatto ambientale. Allo stesso tempo, si alleggerirebbe il carico sulla rete elettrica, soprattutto in un periodo di crescente importanza delle fonti rinnovabili.
Il progetto, finanziato dall’Agenzia austriaca per la promozione della ricerca (FFG), sta lavorando sulla valutazione delle diverse applicazioni per le quali RailCharge ha senso. Si pensa, in particolare, ai convogli per le vacanze o ai trasporti industriali su rotaia, ovvero tratte più lunghe.
Per poter realizzare concretamente l’idea di RailCharge, alcune soluzioni tecniche sono già state sviluppate. Con Easelink è stato sviluppato un sistema in cui un connettore mobile installabile sotto l’auto si abbassa su una piattaforma di ricarica sul pavimento del vagone. Il design del vagone stesso è stato riprogettato insieme a SSC Railtech, per caricare e scaricare i veicoli nel modo più rapido possibile.
L’implementazione sul campo dei concetti sviluppati è il passo successivo del progetto RailCharge. La realizzazione di un dimostratore tecnologico sotto forma di un vagone che viaggia su un binario di prova è vista come una possibile soluzione per dimostrare la funzionalità del progetto. Peter Brunnhofer, uno dei progettisti di RailCharge, sottolinea che sarebbe bello dimostrare che si possono caricare veicoli di diversi tipi su rotaia e farli arrivare carichi completamente, ad esempio, da Vienna a Dresda o Lipsia.
