Come vi abbiamo spiegato in precedenza, il governo non ha intenzione di ridurre le accise per contrastare l’aumento del prezzo della benzina. Nonostante le richieste, l’esecutivo ritiene che eliminare questa tassa antica avrebbe un impatto troppo pesante sulle già provate casse dello Stato.
Quindi, quale potrebbe essere la soluzione? L’obbligo di mostrare il prezzo medio dei carburanti, introdotto il primo agosto, non ha avuto finora alcun effetto positivo. Per questo motivo, secondo quanto si legge su SkyTg24.it, l’idea che circola a Palazzo Chigi sarebbe quella di introdurre un bonus benzina.
Tagliando le accise, si aiuterebbero tutti, anche coloro che possiedono Ferrari e Porsche e che sicuramente non hanno bisogno di sconti. Pertanto, il bonus sarebbe indirizzato soprattutto a chi non riesce a raggiungere la fine del mese.
L’idea è quella di replicare l’agevolazione di 150 euro già introdotta durante il governo di Mario Draghi, facendo riferimento alla spesa per il carburante e identificando la categoria più adeguata, ovvero coloro con un reddito massimo di 20-25 mila euro all’anno, anche se non è chiaro se si riferisca al reddito totale o l’Isee.
Al momento, si tratta comunque di un’ipotesi, senza nulla di concreto. Tuttavia, si ha la sensazione che il governo possa prendere decisioni rapide in merito, considerando che nel frattempo il prezzo della benzina continua ad aumentare e ci sono molti casi di prezzi esorbitanti registrati in giro per l’Italia, talvolta superando anche i 3 o 4 euro.
Inoltre, l’estate sta per finire e l’autunno inizia oggi dal punto di vista meteorologico. Quindi, a meno che non si ripeta la stagione mite dell’anno scorso, presto sarà necessario accendere i riscaldamenti, con conseguenti costi elevati delle bollette: un po’ di sollievo per gli italiani già provati negli ultimi anni potrebbe solo fare bene.
Infine, Fanpage ricorda che la mossa di moderare in qualche modo i prezzi dei carburanti ha anche una rilevanza politica, dato che a gennaio Giorgia Meloni ha perso diversi punti nelle preferenze, a causa della mancata riduzione delle accise.
