Scopri le pendenze estreme che mettono alla prova i motori elettrici

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Il Suv della Rivian, già in vendita negli Usa e presto in arrivo in Europa, offre partenze fluide e agevoli anche in salite con pendenze molto impegnative, grazie alla massima coppia disponibile già da zero giri. Tuttavia, c’è chi si chiede se il motore elettrico possa andare in tilt per l’eccessivo sforzo. Per rispondere a questa domanda, è possibile inviare quesiti all’indirizzo info@vaielettrico.it.

Le partenze in salita con un veicolo termico possono comportare il rischio di guastare la meccanica a causa dell’eccessiva sollecitazione della pendenza. Spesso, la potenza disponibile ai bassi giri rende difficile affrontare salite di una certa pendenza senza danneggiare il veicolo. Alcuni produttori pongono un limite massimo di pendenza superabile per evitare danni meccanici. Tuttavia, con un’auto elettrica questo problema sembra scomparire grazie alla coppia e all’assenza di frizione. Ma fino a che punto è possibile spingere una vettura elettrica senza rischiare il ribaltamento o il danneggiamento del motore? È importante evidenziare questo vantaggio dell’elettrico e chiarirne i limiti.

Sulle strade pubbliche aperte al traffico, la pendenza massima consentita per legge è del 20%. In alcune rampe o tratti di strade private, la pendenza può arrivare al 25-30%. Quindi, tutte le auto elettriche presenti sul mercato dovranno affrontare pendenze massime inferiori al 30%, ben al di sotto del limite di ribaltamento.

Durante le fasi di omologazione, tutti i motori elettrici vengono testati per superare queste pendenze senza problemi, anche a pieno carico. I test prevedono tre tipologie di prove. La prima riguarda l’erogazione della potenza di picco in accelerazione, valutando la resistenza all’erogazione della massima potenza disponibile per brevi periodi di tempo. La seconda prova consiste nell’erogazione della potenza continua necessaria per mantenere la velocità per periodi di tempo più lunghi. Infine, si effettuano cicli di utilizzo della potenza di picco e continua in sequenze predefinite.

Durante questi test, il motore elettrico non deve raggiungere mai temperature limite nei suoi componenti. L’elettronica che gestisce i motori elettrici regola automaticamente il rapporto coppia-potenza per ottenere le massime prestazioni con il minimo di stress. In caso di prossimità delle temperature interne critiche, l’elettronica ridurrà la potenza alle ruote per prevenire danni al motore.

In conclusione, anche alle massime pendenze, non esiste il rischio di “bruciare” il motore elettrico dei veicoli in commercio. I motori elettrici sono progettati per gestire le pendenze previste e superare i test di omologazione senza incorrere in problemi.

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Sono una giovane e appassionata giornalista di 22 anni che lavora per il rinomato sito di tecnologia "Tecnoandroid.it". Nata e cresciuta a Roma, Italia, ho sviluppato un grande interesse per la tecnologia e i dispositivi elettronici fin dalla tenera età.