Arriva il “contatore” della crisi climatica: un monitoraggio mensile degli eventi climatici estremi a livello globale. Lo realizzerà IFAB, in collaborazione con Radarmeteo e Hypermeteo. Iniziativa quanto mai tempestiva, mentre l’intero Pianeta è alle prese con un periodo di caldo record.
E’ l’indice climatico mensile E³CI
Le tre realtà hanno firmato un accordo per realizzare e commercializzare l’indice climatico E³CI European Extreme Events Climate Index. L’obiettivo è fornire uno strumento di supporto alle attività dei settori impattati dal cambiamento climatico.
IFAB (International Foundation Big Data and Artificial Intelligence for Human Development) è una fondazione voluta dalla Regione Emilia-Romagna che promuove lo sviluppo di tecnologie nell’ambito dei Big Data e dell’Intelligenza Artificiale. Radarmeteo e Hypermeteo sono società che operano nel settore della meteorologia professionale sviluppando, applicazioni e dataset meteo-climatici ad alta risoluzione.
Questo strumento operativo ha l’obiettivo di fornire informazioni, a cadenza mensile, su frequenza e severità degli eventi estremi che si manifestano in Europa, i quali da diversi anni sono responsabili di ingenti perdite economiche e assicurative.
I sette filoni degli “eventi estremi”
L’indice E³CI fornirà informazioni su frequenza e severità degli eventi estremi che si manifestano in Europa, responsabili di ingenti perdite economiche e assicurative. Comprende sette componenti relative a:
-ondate di freddo e caldo,
-siccità,
-precipitazioni estreme,
-venti estremi,
-propensione agli incendi,
-grandinate.
Finalmente sapremo quanto ci costano
La partnership nasce dalla necessità di supportare concretamente le organizzazioni e le imprese che si trovano ad affrontare le tematiche connesse all’emergenza climatica in corso, fornendo strumenti di misurazione affidabili per analizzare, prevedere e valutare i danni economici causati dalla crisi climatica e dagli eventi climatici estremi.
La Fondazione IFAB collaborerà con CMCC (Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici) e Leithà, società impegnata nello sviluppo dei dati.
Marco Becca, Direttore di IFAB spiega che “comprendere i fenomeni è alla base di qualsiasi azione di prevenzione”. E di qui “possano nascere risposte innovative alle criticità del presente” aggiunge Massimo Crespi AD di Radarmeteo.