Stellantis: Il futuro di Torino rimane centrale nell’industria automobilistica

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Il destino dello stabilimento Stellantis di Mirafiori è da tempo oggetto di dibattiti con governo e sindacati. Tuttavia, sembra che ora sia stato chiarito il futuro del complesso torinese. Secondo un comunicato di Stellantis, Mirafiori avrà un ruolo centrale anche in futuro, contribuendo all’obiettivo ambizioso del Gruppo di zero emissioni di carbonio entro il 2038.

Il sito di Mirafiori sta subendo una significativa trasformazione, con la recente apertura del Battery Technology Center, del Plant per il cambio elettrificato eDCT e dell’Hub di Economia Circolare. Questi investimenti sono stati sottolineati da Stellantis e mirano a dare un futuro alla storica fabbrica torinese, dove attualmente vengono assemblate la Fiat 500 elettrica e l’intera gamma Maserati tranne la MC20.

Secondo le dichiarazioni, l’intenzione di Stellantis è quella di mantenere in loco la produzione dei modelli del Tridente, confermando Torino come casa della Maserati, e di non trasferire la produzione della Fiat 500 elettrica a Pomigliano d’Arco.

Non si fa menzione dei rumor riguardanti la possibilità di produrre modelli Leapmotor a Mirafiori a partire dal 2026 nel comunicato pubblicato da Stellantis.

Mentre gli investimenti in poli produttivi dedicati all’elettrico in Italia sono ancora limitati, si prevede che nel 2026 aprirà la Gigafactory di Termoli. Allo stesso tempo, la produzione pilota è iniziata a Teverola (Caserta) nella fabbrica di FAAM, ma il progetto dello stabilimento Italvolt di Scarmagno sarà abbandonato a causa della crisi dell’azienda.

In definitiva, sembra che Mirafiori giocherà un ruolo chiave nel futuro della produzione di veicoli elettrici del Gruppo Stellantis in Italia, rimanendo al centro delle iniziative del Gruppo verso la mobilità sostenibile e la riduzione delle emissioni di carbonio.

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Felice Galluccio
Giornalista pubblicista. Nella mia vita professionale mi sono sempre occupato di comunicazione: rassegna stampa, addetto stampa, addetto alle pubbliche relazioni, creazioni eventi, correttore di bozze, direttore editoriale di un giornale online, editorialista, social manager.