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La società Munro & Associates, specializzata in reverse engineering e analisi tecnica, ha smontato la batteria di un’auto elettrica per analizzarla nei dettagli. In questo caso, la batteria smontata è stata quella di una Lucid Air Grand Touring. La berlina americana presenta un’autonomia che varia tra i 618 e gli 830 chilometri secondo lo standard EPA.

Gli ingegneri della Munro & Associates hanno rilevato la presenza di 18 moduli al posto dei 22 utilizzati dalle varianti più performanti, il che ha permesso di ridurre gli ingombri ed aumentare lo spazio a disposizione dei passeggeri posteriori. La batteria ha una capacità di 92 kWh anziché 112 kWh.

La batteria della Lucid è dotata di tre coperchi realizzati in Sheet Moulding Compound (SMC), un materiale ad alta resistenza che garantisce grande tenuta all’involucro. Sono incollati con adesivi strutturali che hanno reso difficilissimo lo smontaggio e proteggono anche tutta la parte elettronica integrata nei circuiti stampati.

Gli ingegneri hanno notato alcuni punti critici nella batteria della Lucid. Una delle barre metalliche che trasporta la corrente tra i moduli è troppo grande, e ci sono alcune parti che richiedono sforzi eccessivi per lo smontaggio. Inoltre, ogni componente è montata per rendere il layout generale il più compatto possibile, il che potrebbe far lievitare i costi di manutenzione e riparazione.

Nonostante ciò, la batteria della Lucid presenta soluzioni molto avanzate e interessanti, come i 6.600 celle cilindriche di cui è composta e il pavimento realizzato in materiale composito di fibra di vetro epossidica, che garantisce un ottimo isolamento termico e una grande resistenza alla corrosione.

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Felice Galluccio
Giornalista pubblicista. Nella mia vita professionale mi sono sempre occupato di comunicazione: rassegna stampa, addetto stampa, addetto alle pubbliche relazioni, creazioni eventi, correttore di bozze, direttore editoriale di un giornale online, editorialista, social manager.