Un nuovo capitolo per le auto storiche: il decreto attuativo apre le porte alle targhe originali

0
186

Ottime notizie per tutti i possessori di un autoveicolo d’epoca. Come ben noto, all’interno della Legge di Bilancio 2021 era stata inclusa una modifica al Codice della Strada che consentiva il “recupero” delle targhe originali per tali veicoli, sia in caso di reimmatricolazione, sia per quelli già reimmatricolati o ritargati in passato. Purtroppo, il decreto attuativo che avrebbe stabilito i costi, i criteri e le modalità di rilascio non era stato emesso.

Ma adesso c’è un’importante novità. Infatti, finalmente il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emanato il decreto attuativo per la legge 178 del 30 dicembre 2020.

La nuova legge prevede quindi la possibilità di ottenere le targhe di circolazione corrispondenti alla prima immatricolazione nel Registro Pubblico Automobilistico, oppure di ottenere una targa del periodo storico di costruzione o circolazione per i veicoli di interesse storico e collezionistico.

Ma cosa devono fare i proprietari di un’auto d’epoca per ottenere una targa del periodo storico di costruzione o circolazione del veicolo, conforme a quella originale? Il decreto attuativo risponde a questa domanda, indicando la procedura da seguire e i costi da sostenere.

La procedura prevede che i proprietari debbano presentare una specifica richiesta presso uno STA (Sportello Telematico dell’Automobilista) o un Ufficio della Motorizzazione Civile.

Le richieste possono essere fatte per i veicoli radiati d’ufficio o per esportazione, per quelli reimmatricolati e per quelli di origine sconosciuta, purché siano dotati di Certificato di Rilevanza Storica. Il rilascio della targa d’epoca comporta il pagamento di 549,00 euro per gli autoveicoli e 274,50 euro per motocicli e macchine agricole.

Grazie all’ASI (Automotoclub Storico Italiano) e a tutti gli attori del settore, si è finalmente concluso un iter normativo che durava ormai da circa 3 anni. Naturalmente, c’è una grande soddisfazione da parte dell’Automotoclub Storico Italiano, il cui presidente, Alberto Scuro, ha commentato:

“Un decreto che arriva dopo un intenso lavoro svolto per sottolineare al Ministero, alla Motorizzazione e al Poligrafico dello Stato l’importanza che ha per gli appassionati la possibilità di ripristinare l’originalità completa dei propri veicoli storici. La ricerca dell’originalità fa parte della nostra missione e la targa di nascita fa parte integrante del veicolo stesso. Per questo ringraziamo la sensibilità dimostrata dalla politica in generale e dal Ministro Salvini in particolare, che, dopo essere stato sensibilizzato sull’importanza dell’iniziativa che non comportava alcun onere per lo Stato, è riuscito a dare il via alla sua attuazione in tempi molto brevi.”

Articolo precedenteI prezzi medi svelati: dal successo all’imprevisto flop nell’esposizione
Prossimo articoloI trucchi segreti per accelerare la ricarica nella tua plug-in: non resterai più con la batteria scarica!
Avatar
Sono una giovane e appassionata giornalista di 22 anni che lavora per il rinomato sito di tecnologia "Tecnoandroid.it". Nata e cresciuta a Roma, Italia, ho sviluppato un grande interesse per la tecnologia e i dispositivi elettronici fin dalla tenera età.