Durante l’estate, se ci si trova bloccati nel traffico, è importante non limitarsi all’uso del climatizzatore. Esiste un dispositivo ancora più fondamentale. Le lunghe code in auto sono una realtà quotidiana per molti. Sia che si tratti di andare al lavoro, tornare a casa dopo una giornata stressante o viaggiare durante le vacanze, a un certo punto ci si trova inevitabilmente bloccati nel traffico. C’è persino chi, come il famoso imprenditore Flavio Briatore, si diverte a pubblicare storie su Instagram mentre è intrappolato nel traffico, prendendo in giro le condizioni delle nostre strade.
Non c’è molto da dire. Rimanere fermi nel traffico quando si ha fretta può far scattare i nervi. La frustrazione per il tempo perso, il caldo, la consapevolezza del carburante sprecato e l’inquinamento generato costituiscono un mix esplosivo.
Di solito, in situazioni del genere, si tende ad accendere il climatizzatore al massimo o ad abbassare i finestrini. Ma è davvero la soluzione migliore?
In realtà, il dispositivo che dovrebbe essere attivato è quello del ricircolo dell’aria, poiché impedisce all’inquinamento e agli odori sgradevoli di infiltrarsi nell’abitacolo, come ad esempio quelli dei vecchi furgoni diesel. Vediamo come funziona. In pratica, l’aria all’interno del veicolo viene ripulita e riinserita nello stesso. Al contrario, l’aria condizionata viene presa dall’esterno e attraverso dei filtri entra nell’abitacolo. Tuttavia, è importante fare attenzione anche in questo caso. A causa dell’umidità e della riduzione dell’aria, è consigliabile non tenerlo attivo per più di dieci minuti.
Inoltre, è fondamentale controllare regolarmente lo stato dei filtri, assicurandosi che siano puliti e funzionanti correttamente. È possibile effettuare questa verifica durante la revisione annuale o durante la manutenzione programmata da effettuare ogni ventiquattro mesi.
