Auto e riciclo: da marketing a necessità negli ultimi anni, cosa è cambiato

Prima il riciclo delle auto era solo una trovata di marketing, mentre adesso è diventata una necessità importante nel mondo automotive: ecco l'intervista di HDMotori.it a RadiciGroup

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In un mondo all’avanguardia soprattutto dal punto di vista delle auto, diventa sempre più importante il tema del riciclo. Bisogna infatti prendere le materie prime dalle auto a fine ciclo vitale per poterle riutilizzare. Il tutto dovrebbe partire però, come fa sapere Cesare Clausi di RadiciGroup High Performance Polymers, dalla progettazione delle auto che poi serviranno per il riciclo. All’interno di un’intervista concessa ad HDMotori.it, Clausi spiega che l’obiettivo è quello di sviluppare nuovi modelli innovativi di economia circolare che vadano ad incidere sull’industria automotive. Molto importante per il riciclo dei materiali, sarà capire come avviene la scelta delle parti riutilizzabili.

L’obiettivo è quello di classificare tutto in base alla matrice polimerica. Prendendo ad esempio un airbag, questo sarà composto quasi completamente da poliammide 66. Ciò comporterà che una volta portato via dall’auto alla fine del suo ciclo vitale, questo potrà essere trattato senza alcune complicazioni che in altri componenti vengono date da inquinanti.

La rimozione di un airbag è un’operazione relativamente semplice ma bisogna prestare una certa cautela e deve essere fatta da specialisti e quindi c’è anche il tema della collaborazione con chi conosce bene le attività di smantellamento. Restando sugli airbag, si è fatto in modo che scoppiassero nell’auto, liberando il gas. Poi si è provveduto a rimuoverli e a raccoglierli separatamente. L’aspetto della raccolta diventa più importante nel caso, per esempio, dei copriruota perché possono essere fatti di poliammide 6, 66 o di polipropilene rinforzato. Una volta separati e raccolti questi airbag, li abbiamo mandati a “macinare”. La macinazione non la facciamo al nostro interno ma presso aziende specializzate terze oppure presso uno dei nostri siti produttivi che si occupa del riciclo.”

Ricevuto poi il macinato, verrà classificato internamente per fare delle analisi sia chimiche che fisiche per capire il tipo di matrice polimerica presente.

Dobbiamo partire dalle caratteristiche in ingresso delle materie prime, capire se possono essere adatte per ottenere dei tecnopolimeri con determinate prestazioni. Guardiamo già all’utilizzo finale. Quando parliamo di prestazioni di un nostro prodotto finito dobbiamo guardare non solo alle caratteristiche chimico-fisiche che riguardano, per esempio, il punto di fusione, ma soprattutto alle caratteristiche meccaniche.

Le applicazioni principali della poliammide nell’auto stanno nel sottocofano e quindi vicino al motore a combustione; è facile immaginare le temperature e le sollecitazioni.

FonteHDMotori.it
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