Il numero di auto elettriche circolanti aumenta ogni giorno grazie agli incentivi ed alla presa coscienza dell’importanza per l’impatto ambientale. Il Governo conta di sminuire i processi burocratici che portano alla creazione di una rete capillare di punti di ricarica. In Italia è indubbio il fatto che siano cresciuti i numeri ma non siamo ancora avanti come molte altre città Europee. Con l’inizio della Fase 2 i piani dell’esecutivo sono cambiati. Ecco cosa conta di fare.
Auto elettriche: finalmente si scioglierà la burocrazia con lo sblocco di nuove colonnine
Per spingere sulla mobilità elettrica serve avere un’ampia rete di distribuzione elettrica. Come già spiegato tempo fa dal ministro Costa servono 18 autorizzazioni per procedere all’installazione. Una cosa davvero impensabile al tempo in cui c’è necessità di imminente cambiamento. Con l’arrivo degli incentivi il numero di e-car è in fermento ed ora arriva anche il bonus da 500 euro per l’acquisto di nuovi monopattini e bici elettriche.
Il Governo Conte sembra aver preso in considerazione l’dea di Costa fornendo maggiore supporto alla sostenibilità ecologica dei trasporti. Si tratta di un’importante novità confermata anche da Roberto Morassut, viceministro dell’Ambiente, all’interno di un’intervista su La Repubblica.
Si punta quindi ad agevolare la micro mobilità oltre che l’uso delle auto elettriche che a partire da ora potranno contare su un supporto maggiormente valido per ricaricare le batterie. Ulteriori informazioni a giorni in vista di un aggiornamento di stato tanto atteso da tutti.