Il CEO del Gruppo Renault e presidente di ACEA, Luca De Meo, ha recentemente tenuto un incontro con la stampa a Locorotondo, in Puglia, per discutere del futuro della mobilità e dell’avanzata della Cina nel settore automotive.
De Meo ha sottolineato che la Cina è un passo avanti nella produzione di auto elettriche grazie al suo controllo sulle materie prime necessarie per queste vetture, come litio, cobalto e terre rare. Mentre l’Europa controlla solo il 2% di queste risorse a livello mondiale, con una prospettiva di arrivare al 5% entro il prossimo decennio, il resto è in mano alle aziende cinesi che ne controllano prezzi e distribuzione.
Secondo De Meo, la differenza si riscontra anche nella questione delle regole. In Cina, il mercato del lavoro è meno costoso e l’energia viene prodotta bruciando carbone senza limiti all’inquinamento, mentre in Europa vi sono norme più stringenti sull’eco sostenibilità.
Quindi, De Meo ritiene che la competizione tra Cina ed Europa sia sbilanciata. Nonostante ciò, Renault e gli altri competitor europei sono pronti a sfidare la situazione. De Meo sottolinea che molte aziende automotive europee hanno resistito a guerre, epidemie e altre calamità nel corso di oltre cent’anni e riusciranno a sopravvivere anche a questa sfida.
Secondo De Meo, per poter competere efficacemente, è necessaria una chiara strategia europea. Ha criticato il gruppo di estremisti dell’elettrico a Bruxelles, sostenendo che essi non capiscono o non vogliono comprendere la complessità del futuro. È importante guardare oltre la foto del futuro e concentrarsi sul percorso delle nuove tecnologie in arrivo.
Inoltre, De Meo ritiene che ACEA abbia mancato il coraggio di evidenziare che oltre all’elettrico ci sono altre soluzioni, come gli e-fuel, che potrebbero già essere utilizzate.
