Un giorno, le automobili si muoveranno autonomamente, anche nelle città affollate, tuttavia, quel giorno non è ancora arrivato nonostante gli sforzi di aziende come Cruise. Dopo aver ottenuto il permesso di operare ininterrottamente con i loro robotaxi a San Francisco, una vettura si è scontrata con un camion dei pompieri. Questo incidente non rappresenta l’unico problema che i robotaxi Cruise devono affrontare.
Parliamo spesso delle disavventure dei robotaxi Cruise, così come dei marchi concorrenti, non con l’intento di denigrare la tecnologia che ci sta molto a cuore e in cui crediamo profondamente, ma per valutare a che punto siamo nel raggiungere la completa autonomia di guida e quanto lavoro ancora ci sia da fare. Se osserviamo i contenuti che emergono quotidianamente sul web, possiamo constatare che c’è ancora molto da fare: uno degli ultimi casi riguarda un robotaxi Cruise che, improvvisamente, si è trovato bloccato in mezzo a un incrocio per qualche minuto.
Un agente di polizia presente sul luogo ha cercato di dialogare con qualcuno all’interno del veicolo, ma ovviamente senza successo, dato che i robotaxi Cruise non sono dotati di conducente. Dopo qualche istante di pausa, altri due robotaxi della stessa compagnia sono arrivati all’incrocio e si sono bloccati anch’essi, in attesa che il primo veicolo risolvesse la situazione. Il traffico si è quindi paralizzato per qualche minuto, creando una specie di stallo futuristico, simile a quelli visti nei film ambientati in Messico. Come al solito, sorge la domanda: quanto ancora dobbiamo aspettare affinché questi robotaxi siano in grado di affrontare in modo intelligente il caotico traffico cittadino? Per quanto riguarda San Francisco, almeno, per quanto riguarda Roma, Milano, Napoli e Palermo, vedremo…
A proposito di robotaxi Cruise, c’è anche il caso di un taxi a guida autonoma che si è bloccato nel cemento fresco.
