Due grandi del Mediterraneo si sfidano: a chi spetterà il primato nell’elettrico?

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Italia e Spagna fanalini di coda nell’elettrico. Secondo i dati presentati da BIP durante l’evento Automotive Towards 2035, la società di consulenza ha evidenziato che l’Italia e la Spagna sono in ritardo rispetto agli altri paesi europei nel settore dell’elettrico. In Italia, il ritmo di rinnovo del parco circolante delle vetture elettriche è in costante rallentamento, con un’età media delle vetture di oltre 12 anni. Questo rallenta anche il processo di sostituzione dei veicoli elettrici, che è necessario per raggiungere gli obiettivi di emissioni zero entro il 2035.

Inoltre, la contrazione delle vendite nel settore dell’auto influisce ulteriormente sul rinnovo del parco circolante elettrico. Secondo i dati di BIP, ci vorranno almeno tre anni per tornare ai livelli di vendita pre-crisi del 2019. Attualmente, l’Italia possiede solo l’1% del parco circolante elettrico (BEV+PHEV), che è molto inferiore alla media europea. Nel primo semestre del 2023, la quota di mercato delle auto elettriche in Italia è inferiore al 4%, lontana dal 15% dei principali paesi europei.

I consumatori italiani lamentano le barriere all’acquisto delle auto elettriche, principalmente a causa dei prezzi elevati delle vetture e dell’inadeguatezza dell’infrastruttura di ricarica. Attualmente, in Italia sono presenti circa 45.000 punti di ricarica, ma secondo i target indicati dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia ed il Clima, sarà necessario triplicare questo numero nei prossimi 6-7 anni. Tuttavia, negli ultimi mesi sono stati realizzati quasi 8.500 nuovi punti di ricarica, il che fa sperare in una crescita accelerata dell’infrastruttura.

Un fattore che contribuisce alla lentezza della transizione verso l’elettrico è l’incertezza dei consumatori e la resistenza al cambiamento. Nonostante gli incentivi messi a disposizione dal governo, i consumatori italiani sono ancora indecisi sull’acquisto di auto elettriche. Secondo Fabrizio Arena, Partner di BIP Automotive & Mobility, affinché la mobilità elettrica possa svilupparsi, è necessario creare le condizioni per supportare tale transizione, coinvolgendo sia le case automobilistiche che le utilities.

Infine, Andrea Ingallinera, Global Head della Divisione Automotive & Mobility di BIP, sottolinea l’importanza di riconvertire la filiera dell’auto per evitare il disallineamento con l’evoluzione del settore. Secondo Ingallinera, la filiera dell’auto in Italia genera un fatturato significativo e offre occupazione a molti lavoratori, quindi è necessario tutelarla, ma anche indirizzarla verso la produzione di veicoli elettrici.

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Sono una giovane e appassionata giornalista di 22 anni che lavora per il rinomato sito di tecnologia "Tecnoandroid.it". Nata e cresciuta a Roma, Italia, ho sviluppato un grande interesse per la tecnologia e i dispositivi elettronici fin dalla tenera età.