Lanciata l’allerta da parte di Ursula von der Leyen, la quale ha dichiarato che l’inondazione globale del mercato delle auto elettriche economiche cinesi sta causando distorsioni nel mercato a causa dei prezzi artificialmente bassi sostenuti da grandi sovvenzioni statali. La presidente della Commissione europea ha annunciato un’indagine antisovvenzioni che potrebbe avere importanti ripercussioni sulle relazioni con la Cina. La dipendenza dell’Europa dalle batterie e dalle materie prime asiatiche è un’altra preoccupazione per l’esecutivo di Bruxelles.
Per affrontare questa situazione, i leader europei si incontreranno in uno speciale vertice il 5 ottobre in Spagna per discutere della sicurezza energetica e potenziali misure contro l’eccesso di importazioni cinesi. Secondo un documento intercettato dalla Reuters, la Commissione europea sta considerando nuove proposte per ridurre i rischi legati alla dipendenza da un unico fornitore, diversificando le fonti di approvvigionamento e creando nuove partnership con l’Africa e l’America Latina.
Inoltre, la Transport & Environment ha segnalato che l’industria automobilistica europea è quasi pronta a introdurre auto elettriche a prezzi accessibili di circa 25.000 euro, con un profitto stimato intorno al 4%. Questi veicoli sarebbero dotati di batterie al litio-ferro-fosfato e avrebbero un’autonomia di 250-300 chilometri.
Nonostante le sfide, sembra che l’Europa abbia tutte le risorse necessarie per emanciparsi dalla dipendenza cinese. Tuttavia, sarà importante consolidare le basi per garantire il successo di questa transizione.
