FCA si è accordata con la società PSA ed è nato ufficialmente il quarto costruttore di automobili di portata mondiale. La notizia era attesa ormai da tempo. Finalmente si è giunta alla fusione definitiva. Si parlerà del quarto costruttore automobilistico al mondo in termini di volumi e il terzo in base al fatturato, con vendite annuali di 8,7 milioni di veicoli e ricavi congiunti di quasi 170 miliardi di euro. Il gruppo genererà sinergie annuali che a regime sono stimate in circa 3,7 miliardi di euro. Il tutto senza chiudere stabilimenti e con un flusso di affari positivo già a partire dalle stime per il prossimo anno.
FCA e PSA sono una cosa sola: ecco la nuova joint venture dell’auto
La finalizzazione della fusione avverrà entro un anno. I termini dell’accordo non citano alcun dettaglio sulle fabbriche, sulle sinergie, né sulla produzione e sui vari modelli. Si comincerà a parlare di tutto questo ad accordo concluso.
Secondo alcune fonti del Ministero dell’Economia questo accordo “permette di costruire un nuovo campione di statura mondiale per rispondere alle sfide della mobilità sostenibile”. Le linee del Memorandum di intesa sono state definite da cinquanta persone suddivise in nove gruppi guidati da Doung Ostermann, tesoriere e direttore delle operazioni di Fca, e da Olivier Bourges, direttore dei programmi e delle strategie di Psa.
La fusione vale 50 miliardi e permetterà la creazione di una società paritetica 50% Fca e 50% Psa, quotata a Milano, a Wall Street e a Parigi. Le sedi operative saranno in Olanda. Torino, Parigi e Auburn Hills. Carlos Tavares e John Elkann saranno alla guida del gruppo, rispettivamente amministratore delegato e presidente.