Alcuni definiscono questa situazione come una tappa fondamentale nella transizione energetica, altri la considerano un problema per le raffinerie di tutto il mondo. Indipendentemente dal punto di vista, un dato di fatto rimane incontestabile: la richiesta di benzina in Cina sta per raggiungere il suo apice, addirittura in anticipo rispetto alle prime previsioni.
Tutto ciò è dovuto alle vendite di auto elettriche, che a maggio 2023 hanno raggiunto una quota di mercato del 28%, rispetto al 9% dello stesso periodo dell’anno precedente. Nel frattempo, i veicoli a combustione interna sono scesi dal 91% al 72%. Gli esperti stanno quindi rivedendo le aspettative sulla sopravvivenza del carburante tradizionale per automobili.
Secondo l’Agenzia internazionale dell’Energia (Iea) e la società di consulenza Rystad Energy, il picco della domanda di benzina in Cina è previsto per il 2024. Tuttavia, gli esperti di PetroChina e Sinopec sono leggermente più ottimisti e parlano del 2025.
Secondo l’Iea, la domanda di benzina raggiungerà il suo punto massimo già l’anno prossimo, con una produzione giornaliera di 3,7 milioni di barili al giorno (bpd), per poi iniziare a diminuire. È importante ricordare che la Cina è il paese più energeticamente dipendente del mondo.
Questa transizione verso l’energia verde avrà un impatto globale, con gli Stati Uniti che hanno già raggiunto il loro picco nel 2019. I mercati internazionali potrebbero quindi passare a un surplus di produzione entro il 2025.
L’Iea fa riferimento principalmente agli Stati Uniti, all’India e alla Cina stessa, che potrebbero diventare grandi esportatori di carburanti per compensare la diminuzione dei consumi interni. Il periodo da tenere a mente è il 2028, mentre il 2024 si avvicina sempre di più.
In conclusione, la transizione verso l’energia verde in Cina sta cambiando radicalmente il mercato della benzina e potrebbe portare a un cambiamento significativo nella produzione e nei consumi di carburante a livello globale.