Con la protesta dei trattori, gli agricoltori si ribellano all’ambientalismo di Bruxelles. Questo è solo uno dei tanti motivi che ha spinto molti imprenditori agricoli a scendere in piazza e a far sentire la propria voce contro le politiche dell’Unione europea. Ma oltre alle lamentele, c’è chi si sta già preparando alla transizione ecologica, anticipando i provvedimenti istituzionali.
Mentre alcune organizzazioni puntano il dito contro Bruxelles, altri criticano le decisioni prese a Roma, come ad esempio la fine dell’esenzione Irpef sul diritto di superficie. Inoltre, la decisione della UE di lasciare il 4% dei terreni incolti per beneficiare degli incentivi della Politica Comune europea ha scatenato la protesta dei trattori in tutta Europa.
Nonostante le critiche e le paure del cambiamento, le imprese agricole stanno investendo nella transizione eco-energetica, con il 71% di esse che ha già effettuato investimenti in questo settore. La digitalizzazione e l’utilizzo di macchine agricole più sostenibili sono solo alcuni degli esempi di come le aziende si stanno preparando al futuro.
Inoltre, le iniziative dell’Unione Europea per promuovere l’agricoltura sostenibile, come i bandi per l’agrisolare e l’acquisto di macchine green, stanno riscuotendo un grande successo. La tecnologia e le energie rinnovabili sembrano essere la strada da seguire per molte aziende agricole.
Mentre alcuni critici si oppongono alle politiche ambientaliste, sul campo è evidente che molte aziende agricole stanno abbracciando la transizione verso un’agricoltura più sostenibile. L’ecologia e l’energia rinnovabile sembrano essere le nuove frontiere della produzione agricola.