La storia di una creazione italiana che avrebbe potuto rivoluzionare la Fiat viene esplorata da coloro che l’hanno vissuta. È il racconto dell’invenzione del Common Rail, un sistema per motori diesel realizzato interamente dalla Fiat. Questo innovativo sistema, insieme al turbocompressore, ha portato ad un notevole miglioramento delle prestazioni del motore diesel, rendendolo un punto di riferimento nel settore automobilistico.
La vera storia di questa invenzione è stata raccontata in molte versioni nel corso degli anni. Tuttavia, approfondendo la ricerca con testimoni e documenti, è emersa la vera paternità dell’innovazione e le dinamiche di potere che hanno segnato la Fiat in quel periodo. La lotta tra l’ingegnere Vittorio Ghidella e Cesare Romiti, rappresentanti rispettivamente del “prodotto” e della “finanza”, ha lasciato un segno indelebile nella memoria dei protagonisti.
Negli anni ’70, le automobili diesel non erano ben viste in Europa per via del loro rumore e scarso comfort. Tuttavia, la crisi petrolifera ha spinto alla ricerca di soluzioni più efficienti e convenienti, aprendo la strada ad una maggiore attenzione verso il diesel. La Fiat, con la sua lunga tradizione nella progettazione di motori, ha realizzato il primo turbo diesel al mondo con iniezione diretta nel 1986, anticipando il potenziale di questa tecnologia per veicoli economici e a basso consumo.
La Fiat ha scommesso su una tecnologia già conosciuta ma mai applicata su automobili, risolvendo il problema della rumorosità e della fuliggine. La determinazione di Ghidella e la sfida tra chi credeva fermamente nell’innovazione e chi dubitava delle capacità dell’azienda ad industrializzarla sono al centro di questa affascinante storia. La verità sulla nascita del Common Rail e sulle vicende interne alla Fiat è raccontata in un documentario che promette di svelare dettagli inediti su uno dei capitoli più importanti della storia automobilistica italiana.
